La disperazione per il lavoro che non c’è, è esplosa questa mattina durante il Consiglio comunale di Castellammare di Stabia che all’ordine del giorno prevedeva la discussione della privatizzazione delle Antiche Terme. Gli ex termali, licenziati in seguito al fallimento dell’ azienda stabiese, attendevano la lettura del dispositivo e in particolare la clausola sociale che avrebbe dovuto vincolare il bando di manifestazione d’interesse alla riassunzione degli ex dipendenti. L’assenza di questo vincolo ha scatenato il putiferio. Dal pubblico sono volate bottiglie all’indirizzo dell’ assemblea riunita nell’emiciclo di Palazzo Farnese. La polizia municipale e la Digos sono intervenuti quando i termali hanno invaso l’area del Consiglio spostando una balaustra di contenimento. Polizia municipale e cittadini sono venuti alle mani. + durato poco, ma la tensione è diventata altissima. I cittadini hanno urlato “ladri e parassiti” nei confronti degli amministratori. Nessuno si è ferito. Ma per riportare la calma la seduta consiliare è stata sospesa e l’aula è stata sgomberata. Tutto ciò mentre anche tra due consiglieri comunali si scatenava una lite tra i corridoi. Una consigliera del Movimento 5 stelle e una rappresentante della maggioranza hanno avuto un acceso diverbio. Impossibile sedare gli animi, per cui si è deciso di far proseguire il Consiglio comunale a porte chiuse. Consentita solo la presenza dei giornalisti. Ma la calma è durata poco. Nuove tensioni sono sorte tra il membro dell’opposizione Salvatore Vozza e il primo cittadino Antonio Pannulo. Quindi, tutti i consiglieri di opposizione hanno abbandonato la seduta che si è chiusa con l’approvazione della privatizzazione delle Terme.

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