Stamattina è partito il Piedibus presso la “De Amicis” di Corso Giannone: la quarta scuola della città che ha aderito dopo l’I.C. Ruggiero Terzo Circolo nel quartiere Acquaviva, l’I.C. Vanvitelli di San Benedetto e l’I.C. Giannone “Lombardo Radice” di Via Roma. Alla De Amicis si sono iscritti 90 bambini, ci sono 30 genitori che hanno dato la loro disponibilità come accompagnatori, affiancati dai volontari delle associazioni promotrici e dai rifugiati del progetto SPRAR, presenti stamattina lungo le linee ed a scuola. Il Piedibus infatti è una cornice inclusiva, che si basa sulla cooperazione, in cui ciascuno può dare il suo contributo. I bambini sono stati accolti all’ingresso dagli insegnanti e dalla Dirigente Tania Sassi che ha salutato i presenti, ed espresso la speranza che il Piedibus possa continuare a crescere. Un auspicio che va già realizzandosi: in tutta la città sono già più di 200 le famiglie hanno scelto il Piedibus, e le adesioni continuano a crescere. Fare il Piedibus significa ridurre sensibilmente il traffico negli orari di entrata e di uscita delle scuole, rendendo quindi le strade più sicure, ma non si tratta solo di questo…grazie al Piedibus i bambini socializzano, conoscono le strade del proprio quartiere ed acquisiscono uno stile di vita sano. I bambini e gli accompagnatori del Piedibus segnaleranno all’Amministrazione Comunale anche le criticità incontrate lungo i percorsi: il Comune ha firmato con noi un Protocollo d’Intesa col quale si impegna a destinare parte dei fondi provenienti dalle multe per la messa in sicurezza dei percorsi Piedibus. Stamattina abbiamo già individuato alcune difficoltà e le abbiamo segnalate all’Assessore Borrelli, intervenuta alla fine dell’accompagnamento. Tra i punti vi sono la ritinteggiatura delle strisce pedonali, la manutenzione di alcuni tratti stradali e la necessità di acquisto di alcuni kit del Piedibus (k-way, pettorina e carrellino porta-zaino). Siamo in attesa di un incontro da tenersi a breve per risolvere queste problematiche. All’Amministrazione abbiamo fatto presente un’ulteriore difficoltà: ad oggi il Comitato “Città Viva” gestisce il Piedibus in 4 scuole con oltre 200 famiglie, organizza 5 laboratori didattico/educativi gratuiti per bambini, promuove uno sportello per il sostegno al reddito ed organizza tantissime altre iniziative, ma non ha una sede stabile che faccia da centro organizzativo e da luogo di socialità per i cittadini. A giugno scade la nostra Convenzione nella Scuola media “Ruggiero”, dove in 2 piccole aule cerchiamo di adattare le nostre attività. Perciò auspichiamo che, in tempi brevissimi, l’Amministrazione Comunale dia a questa rete di associazioni la possibilità di gestire e riqualificare, un immobile comunale abbandonato, come l’Ex Biblioteca di Via Roma. Insomma…il Piedibus non è un servizio, ma un percorso educativo per i più piccoli…e per noi adulti: ci dimostra che il cambiamento della città passa anche per le nostre scelte quotidiane, e per l’autorganizzazione che possiamo creare. Questa è la cosa più bella: nella diversità e nel rispetto reciproco, insieme possiamo fare tanto e riprenderci un po’ di quella dignità che ancora viene negata a Caserta e in tante altri parti del mondo.

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