Fa registrare anche le adesioni di noti personaggi della cultura la manifestazione anti leghista del prossimo 22 aprile, a Pontida, con tanto di corteo e concerto, organizzata dalle realtà antirazziste nazionali, dal movimento dei centri sociali e dalle associazioni contro le discriminazioni razziali e di genere. Un gruppo di scrittori ha lanciato l’appello “Scrittori terroni uniti – C’è del popolo in questo Paese” e si sono dati appuntamento: tra i primi firmatari, e tra coloro che hanno annunciato la loro partecipazione e il loro sostegno, figurano anche Maurizio De Giovanni, autore de “I bastardi di Pizzofalcone”, lo scrittore napoletano Luca Delgado, il regista e autore Geatano Di Vaio, Pino Imperatore autore tra gli altri di “Benvenuti in casa Esposito”, il regista e drammaturgo Giovanni Meola, l’attore teatrale Claudio Finelli responsabile cultura dell’Arci Gay napoletana. “C’è del popolo in questo Paese. Un popolo che non ha bisogno di una carta d’identità per riconoscersi come appartenente alla stessa comunità”, si legge nell’appello della manifestazione, di cui ha riferito Il Corriere della Sera. “Un popolo che non ha bisogno di una competizione sportiva per individuare un nemico comune. Un popolo che dice no alla Tav, no a Trump e a Salvini, no alla Tap, no a Grandi Navi Venezia, no a quella globalizzazione che genera differenze e incentiva inimicizie e che ha costruito muri anziché abbatterli come avrebbe potuto e dovuto”, proseguono gli scrittori che invitano tutti a partecipare alla manifestazione in programma il 22 aprile prossimo. “A Pontida, 30 anni fa, – si legge ancora – si è piantato il seme del razzismo, e ed è lì che si dovrà andare per eliminarlo, per azzerare gli orologi e cominciare a ricalcolare un nuovo tempo, per Pontida e per il Paese”. L’iniziativa degli scrittori si unisce alla mobilitazione degli artisti che suoneranno a Pontida al termine della manifestazione la cui preparazione prosegue in queste settimane anche al Nord con comitati promotori nati a Milano, Bergamo, Venezia, Padova, Vicenza, Parma, Alessandria, Trento, Ancona, Jesi, Senigallia oltre al comitato promotore di Napoli e della altre città della Campania come Caserta e Benevento.