“Sull’Eav la Regione ha fatto la più grande operazione sociale salvando un’azienda con tremila dipendenti e che aveva ricadute occupazionali per altri ventimila lavoratori. Abbiamo recuperato 600 milioni di euro, salvato e risanato un’azienda sull’orlo del fallimento. In qualunque Paese civile, non dico gratitudine che non è di questo mondo, ma almeno ci si aspetterebbe rispetto. Ci troviamo invece di fronte comportamenti che si commentano da soli, anche se non toccano tutti i dipendenti Eav e non tutte le organizzazioni sindacali, avendo registrato posizioni di correttezza e collaborazione. C’è però qualche settore sindacale e qualche settore di lavoratori all’interno dei quali si pensa di fare il proprio comodo. Devono sapere che andremo avanti a carrarmato. Ci saremmo andati comunque, a maggior ragione avendo garantito il lavoro. Tutto riguarda il turno pomeridiano di Pasqua, si è aperta una lunga contrattazione..150…200…250 euro. Bene: se non li vogliono, fa niente. Staremo a casa. Ma se qualcuno pensa ancora al vecchio metodo del ricatto o dell’intimidazione, ha sbagliato indirizzo. Mi dispiace, in questi giorni dovremmo trasmettere messaggi di pace. Ma anche a Pasqua, se qualcuno pensa di ricattare l’azienda, se lo tolga dalla testa. Non vogliono trovare un’intesa ragionevole? Staremo a casa nel pomeriggio di Pasqua”. Lo dichiara in una nota il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca.


 

 

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