Il Coordinamento dei lavoratori a difesa del “Villaggio dei Ragazzi” chiede fortemente al Generale Giuseppe Alineri di ritirare le dimissioni da Commissario Straordinario e di continuare a perseguire la strada finora intrapresa, che è quella di una gestione dell’Ente improntata ai criteri di legalità e trasparenza e alla difesa dell’interesse concreto dei lavoratori e degli studenti che frequentano le scuole di eccellenza del Villaggio dei Ragazzi. Altresì, chiede al generale Alineri di consolidare e di rafforzare ulteriormente la prospettiva di rilancio e di crescita dell’Ente maddalonese, nonché di governare la sfida ancora aperta del risanamento dell’enorme massa di debiti di cui la Fondazione è oberata grazie a gestioni passate poco inclini ai sentimenti di morigeratezza e di parsimonia nella gestione dei conti. Il Coordinamento, nel contempo, auspica, in primis che il Presidente della Giunta regionale, l’on. Vincenzo De Luca, sempre attentissimo alla salvaguardia dei posti di lavoro, unitamente alla sua Giunta e all’intero consiglio regionale, finora dimostratosi sensibile nel garantire l’ordinario funzionamento dell’Opera, faccia un ulteriore sforzo per salvare l’Istituzione maddalonese e metta concretamente il generale Alineri nelle condizioni di poter operare e risolvere la questione della crisi debitoria che attanaglia il più grande polo socio-assistenziale, formativo ed istruttivo della Regione Campania. Si ricorda, infatti, che ad oggi la Fondazione Villaggio dei Ragazzi riesce a muovere una economia importante grazie ai 171 lavoratori, ai circa 450 studenti, di cui 50 ospitati in regime residenziale, ripartiti su 4 Licei/Istituti (Istituto Tecnico, Istituto Tecnico Trasporti e Logistica, Liceo Linguistico, Istituto Alberghiero) ed una scuola universitaria per Mediatori Linguistici. Ciò posto, se le cose non dovessero andare per il verso giusto, si determinerà una situazione in cui i lavoratori vedrebbero svanire il loro posto di lavoro, con relativi oneri a carico dello Stato, le scuole della provincia di Caserta dovrebbero essere in grado di assorbire i circa 500 studenti, cosa questa che sembra essere fantasmagorica in virtù delle condizioni economico-finanziare in cui versa la provincia di Terra di lavoro¸ molti studenti dovrebbero essere ricollocati addirittura fuori Regione, in considerazione della specificità degli indirizzi di studio intrapresi e, dulcis in fundo, i 50 convittori, alcuni dei quali con specifiche problematiche, dovrebbero autofinaziarsi per poter continuare a frequentare gli studi. Poi, si creerebbe il problema delle gestione delle nuove iscrizioni, della frequentazione degli studenti soggetti ai corsi di recupero a settembre e così via. “Il sistema socio-assistenziale formativo ed istruttivo della Fondazione – dichiara il coordinamento dei lavoratori a difesa del Villaggio – che oggi rappresenta un vero e propri baluardo in terra campana nella lotta alla dispersione scolastica, nella prevenzione della criminalità e nell’avviamento dei giovani al mondo del lavoro, va difeso a tutti i costi. E’ un eccellenza che merita il massimo sforzo economico da parte della Regione Campania. Bisogna salvarlo. L’aiuto pubblico è necessario come lo è stato per il salvare le banche e la compagnia nazionale di volo. Non deve certamente essere il vile denaro a fermare questa Istituzione”.
Il Coordinamento dei lavoratori a difesa del Villaggio dei Ragazzi