In Italia giungevano a bordo di barconi mentre quelle più fortunate in aereo. Ma tutte finivano però per essere costrette a prostituirsi in provincia di Caserta e in altre località. I carabinieri di Grazzanise (Caserta) hanno fermato all’alba do oggi tre persone di nazionalità nigeriana indiziate di associazione a delinquere finalizzata alla tratta di persone, nonché di introduzione clandestina di stranieri nel territorio italiano e sfruttamento della prostituzione. I provvedimenti di fermo sono stati emessi dalla Direzione distrettuale antimafia. Le donne giunte in Italia, secondo quanto accertato dagli investigatori, venivano affidate ad una “madame” e avviate alla prostituzione fino ad aver scontato il debito contratto con l’organizzazione per poter lasciare il loro paese. Trentamila euro per quelle giunte con i barconi, cinquantacinquemila per quelle giunte in aereo. E nell’organizzazione c’era chi provvedeva a prendere in fitto i locali dove le ragazze incontravano i clienti.


 

 

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