Si sentì male mentre aspettava un amico alla stazione ferroviaria di Napoli. Iniziò a vomitare sangue, cadde a terra. Furono chiamati i soccorsi ma dal servizio di emergenza del 118 risposero che non c’erano ambulanze disponibili. Invece una indagine interna ha dimostrato che di ambulanze immediatamente disponibili quella sera ce n’erano ben due. I soccorsi sarebbero, dunque, potuti arrivare subito, e non dopo oltre venti minuti come accadde. Mario D’Aiello, affetto da talassemia, quella sera del 3 agosto morì: ora quattro infermieri ed un medico, come riportano organi di stampa, rischiano il licenziamento. Si legge tutto in una relazione del direttore della centrale operativa del 118, Giuseppe Galano, redatta nell’ambito della indagine fatta scattare dalla Regione Campania. Galano fa sapere di “aver avviato il procedimento disciplinare nei confronti dei quattro operatori presenti alla centrale operativa del 118 durante l’accaduto, ma di aver anche intimato al presidente della Croce Rossa di sospendere temporaneamente il medico di turno”
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