Cinque giorni all’ora x e sabato si alzerà il sipario sulla 45esima edizione di “Settembre al Borgo” e a Casertavecchia si lavora a pieno regime per accogliere gli artisti che calcheranno il palcoscenico allestito in piazza Vescovado. Il debutto, il 2 settembre a partire dalle 21:30, è affidato a Teresa De Sio con uno spettacolo intitolato “Dal folk alle radici alla canzone d’autore”: “E’ tutto ciò che sono, è tutto ciò che farò – commenta la “cantattrice” campana – E che farò soprattutto pensando a Fausto”. La volontà di dedicare a Fausto Mesolella, indimenticato chitarrista casertano scomparso a marzo scorso, questa edizione di “Settembre al Borgo” ha trovato entusiasmo e condivisione da parte dei veri amici, artisti e non, che lo hanno incontrato sul proprio cammino: “Fausto era un mio grande amico, e questo basta per essere a Casertavecchia sabato – ha ricordato la De Sio, che già dal palco del Concerto del Primo Maggio a Roma aveva avuto parole di stima per il collega appena scomparso – E, ovviamente, un grande chitarrista, credo che questo nessuno possa metterlo in dubbio”. Due saranno le chitarre che suoneranno al ‘Settembre’ con Teresa De Sio, insieme con violino e percussioni: un quartetto acustico, che farà vibrare nell’aria emozioni e suggestioni d’altri tempi. Libera, indipendente, innovatrice e sperimentatrice, la De SIo regalerà al pubblico di Settembre Borgo il meglio dei suoi album, libertà musicale allo stato puro di una folksinger d’autore: “La musica folk è il rock del popolo. Con il folk si impara a rispettare gli uomini e le donne del nostro mondo, a riconoscerne il passato e grazie a quello guardare al futuro – ripete spesso – I miei maestri erano e rimarranno Matteo Salvatore, Domenico Modugno, i Cantori di Carpino, musicisti che vivono la musica come un prolungamento della propria esistenza, paladini della tradizione orale”. Proprio con i Cantori di Carpino e Matteo Salvatore, nel 2004, è stata protagonista di una memorabile esibizione proprio a “Settembre al Borgo”: quello di sabato sarà dunque un atteso ritorno, occasione anche per ascoltare quelle canzoni che Teresa non canta da più di vent’anni: un regalo al pubblico che ama “Voglia ‘e turnà”, “Marzo”, Pianoforte e voce”, “Aumm Aumm”, “O sole se ne va”, “Dindimbò”. E ancora altre tratte da quei tre gioielli che sono “Sulla Terra Sulla Luna”, “Teresa De Sio” e “Tre”, i fortunati lavori degli anni ottanta. Atmosfere raffinate e testi coinvolgenti rivisitati in maniera autorevole grazie anche all’impiego di straordinari musicisti che danno nuova luce ai brani, senza intaccarne la natura. Deciso cambio di atmosfere per domenica 3 luglio quando, sullo stesso palco, a partire dalle ore 21.00 – in coda ad un “trittico”, che vedrà esibirsi Peppe Voltarelli, Joe Barbieri e Nunzia Bi, salirà Eugenio Finardi. “Quando pubblicai il mio primo disco, nel 1975, s’incontrarono per la prima volta l’impegno civile e la poetica delle canzoni”: basta questo per capire chi si ha di fronte. Canzoni come “La Radio”, “Un Uomo” e soprattutto “Musica Ribelle”, sono manifesti generazionali arrivati ai giorni nostri con la stessa forza dirompente delle origini. A distanza di 40 anni e dopo un lungo viaggio fatto di ricerca musicale e interiore, Eugenio Finardi è più che mai simbolo di temperamento indomito, sperimentazione, libertà intellettuale e attenzione al prossimo, caratteristiche che lo hanno reso il guru della musica ribelle e indipendente. L’attività live di Eugenio e il suo contatto con il pubblico sono ininterrotti e fonte di reciproca gratificazione, umana e musicale. “Fibrillante” è in una parola, il suo ultimo fortunato disco e un buon aggettivo per definirlo come uomo. Il suo omaggio all’amico Mesolella sarà uno speciale spettacolo con due chitarre che celebra i 40 anni dello storico album Diesel: 9 tracce caratterizzate da una forte vena politica che, nonostante il tempo che passa, permettono ancora oggi di rivivere il clima culturale e storico che ha segnato gli anni Settanta. Sia il concerto di Finardi, che quello della De Sio, come tutti gli eventi in cartellone, saranno ad ingresso gratuito: un’occasione in più per godersi in tutta la straordinaria vocazione di oasi sonora la Cittadella medievale, i suoi angoli, le sue bellezze. Ma anche la sua ospitalità ed i suoi servizi: per tutta la durata della Rassegna l’accesso al Borgo sarà esclusivamente pedonale. A disposizione di turisti e visitatori saranno predisposte diverse aree parcheggio in prossimità della pineta: previsti oltre 3000 posti auto.

Pasquale Ragozzino

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