“Rassegno con effetto immediato le mie dimissioni da presidente dell’Ato Rifiuti della provincia di Caserta; provvederò nelle prossime ore a formalizzarle. La decisione è legata al dibattito politico attualmente in corso nel Pd casertano, con settori del partito collocati su posizioni per me surreali, in vista dell’imminente elezione del presidente e dei consiglieri della Provincia. Le dimissioni sgombrano il campo da ogni pur lontano sospetto circa mie utilità personali e accordi presunti su enti sovracomunali, ivi compreso l’Ato rifiuti, siglati da e dentro il Pd. Sono fermamente convinto che è dovere di una classe dirigente assumersi responsabilità in modo chiaro e netto e sono convinto che la fuga dalle responsabilità ha fatto e faccia molto male alla politica e ai partiti che la interpretano, a cominciare dal Partito Democratico cui va il mio massimo rispetto. Arrivare alle elezioni della Provincia con il solo obiettivo di vincere senza avere un disegno e senza saper scegliere i protagonisti di quella che deve essere necessariamente una svolta non fa onore al Pd – cui pur riconosco un ruolo coraggioso, tanto che mi ha supportato con convinzione nella mia difficile elezione a sindaco di Marcianise – ed è una forzatura nei confronti del collega Carlo Marino, candidatosi a rappresentare i bisogni delle nostre comunità, e quindi anche della mia. La trasparenza, la legalità, il massimo distacco dalla poltrona intesa come strumento di potere, la voglia di offrire un’alternativa vera e convincente a chi finora è stato governato con metodologie arcaiche appartengono alle mie granitiche convinzioni personali e sono certo che sono patrimonio anche di chi si propone alla guida dell’ente Provincia. Le convinzioni per me non sono chiacchiere, ma punti fermi; diventano semplicemente delle chiacchiere per quelli che intendono imbarcare in questa partita politica della Provincia i peggiori protagonisti di una stagione che le nostre comunità ci hanno chiesto di archiviare. Certamente lo ha chiesto a me la mia comunità, quando mi ha eletto sindaco di Marcianise in una logica di totale discontinuità con il passato e nella prospettiva di una netta avversione ad ogni centrale camorristica ed affaristica. E lo ha chiesto anche al Pd, premiato nella scelta dei suoi dirigenti di schierarsi in modo chiaro dalla parte del cambiamento. Nell’imbarcare come suoi compagni di viaggio i protagonisti di quella sciagurata stagione affaristica, l’amico Carlo Marino non assolverebbe alla sua funzione di essere classe dirigente e contraddirebbe ciò che ha sempre affermato essere il faro della sua azione pubblica. Perciò sono certo che saprà prendere la decisione più saggia e più giusta. Su questo punto, cioè sulla necessità di non tornare indietro, non posso e non intendo cedere di un millimetro: solo la nettezza dei comportamenti mi ha consentito finora di sopravvivere ad una continua, violenta, pervicace azione di intimidazione che ha pochi precedenti nella storia politica non solo recente di questa provincia. Per sgomberare il campo da ogni possibile fraintendimento, abbandono quella che per me non è né una poltrona né un luogo di esercizio del potere.
Lascio quindi la presidenza dell’Ato rifiuti, ringraziando quanti mi vollero eleggere in spirito appunto di totale discontinuità. Ringrazio anche i vertici della Regione Campania che a questo segnale di novità guardavano con convinzione e fiducia nella mia persona. Lascio con il rammarico di non poter svolgere un lavoro importante per la nostra terra ma resto convinto che alcuni principi non sono negoziabili
Antonello Velardi
Sindaco di Marcianise”