I Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, nell’ambito dell’intensificazione dell’azione di contrasto all’economia illegale e sommersa condotta su tutto il territorio provinciale, hanno sottoposto a controllo numerosi esercizi commerciali ubicati nel capoluogo partenopeo, particolarmente attenzionato il centro storico, in Portici e nelle isole di Ischia e Capri. In particolare, i militari del I Gruppo Napoli e della Compagnia di Portici, nonché delle Tenenze di Ischia e Capri, hanno condotto mirati accertamenti finalizzati a constatare il corretto assolvimento degli obblighi in materia di lavoro. Dai controlli esperiti, le Fiamme Gialle hanno accertato un’accentuata irregolarità, che ha portato all’identificazione di 23 lavoratori totalmente in nero, di cui 1 extracomunitario e 2 minorenni, mentre 7 lavoratori scoperti nelle isole di Capri e Ischia erano ignoti agli Enti Previdenziali, con il danno che la loro opera non sarebbe stata riconosciuta dai predetti uffici ai fini pensionistici. Emblematico il caso di un opificio ubicato nel rione Sanità, ove all’accesso i Finanzieri hanno constatato l’esistenza di un fabbrica di camicie, operante a pieno ritmo, ove sono stati individuati ben 6 dipendenti ‘non inquadrati’ e solo 1 in regola. Inoltre, è stato scoperto un astuto modus operandi da parte di un garage/parcheggio in pieno centro a Napoli nei pressi del Maschio Angioino, ove la gestione dei posti auto interessava oltre che i locali dichiarati al Fisco, ove sono stati individuati 2 lavoratori a nero, anche spazi adiacenti, quali marciapiedi e strisce blu. Nella fattispecie i predetti 2 lavoratori a nero operavano con la complicità di ulteriori 2 parcheggiatori, in apparenza abusivi, ma de facto riconducibili al garage stesso; in merito sono state elevate oltre 60 sanzioni al Codice della strada alle autovetture irregolarmente parcheggiate. Al termine dei controlli, per 5 esercizi commerciali scatterà la richiesta di adozione del provvedimento di sospensione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, in quanto la manodopera irregolare è risultata superiore, in percentuale, alla soglia prevista dalla normativa per applicare il provvedimento cautelativo. Inoltre, per ciascun dipendente non regolarmente assunto, sarà irrogata la c.d. maxi sanzione prevista dall’art. 22 del D.Lgs. 151/2015.

 

 

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