Dodici anni di reclusione: è la condanna chiesta al gup di Napoli, Rossella Marro, dal sostituto procuratore Cristina Ribera, a carico di un fisioterapista di 54 anni, accusato di abusi sessuali ai danni di tre bimbe affette da autismo, perpetrati in un noto centro di riabilitazione della città. Il fisioterapista è stato arrestato, lo scorso agosto, dalla Squadra mobile di Napoli, a seguito della denuncia presentata dalla madre di una minore nei confronti del terapista, per presunti abusi sessuali commessi nei confronti della giovanissima paziente. Durante le indagini, coordinate dal magistrato della VI sezione della Procura partenopea, gli agenti della polizia di Stato scoprirono condotte inequivoche anche su altre pazienti minorenni, alle quali l’uomo scattava anche delle foto. Grazie alle immagini di alcune microcamere il fisioterapista, originario dell’hinterland, venne «incastrato» e quindi sottoposto a fermo, per evitare che gli abusi si ripetessero. «La vicenda rappresenta un segnale d’allarme da non sottovalutare», commenta l’avvocato di parte civile Sergio Pisani, che con il fratello Angelo difende una delle piccole vittime e l’associazione La caramella buona. «Bisogna creare delle figure professionali ad hoc che si occupino di monitorare il lavoro degli operatori – ha aggiunto l’avvocato – mio figlio oggi cammina grazie all’eccellenza di una terapista di quel centro. Fortunatamente questa era solo una mela marcia».