I consiglieri di opposizione di Uniti per Cambiare ieri hanno protocollato un’istanza per richiedere un Consiglio comunale urgente. Antonio Cutillo, Antonio Comella, Arturo Spina unitamente al consigliere Pasquale Bruno di Idee in Comune hanno richiesto la convocazione di un civico consesso alla luce di quanto emerso dalle inchieste di Campania Notizie. Si legge nel documento: “premesso che l’organo di stampa online continua a pubblicare articoli, a firma del giornalista Mario De Michele, aventi ad oggetto inchieste sulla gestione dell’ambito socio sanitario C6” e che “di fronte a questi scandali si ravvisa l’obbligo politico e il dovere morale, nei confronti dell’intera cittadinanza, di fare chiarezza assoluta e di conoscere la posizione di questa amministrazione” e ancora “che vi è in gioco la credibilità dell’intera comunità cittadina, infangata in modo cosi ignominioso da inchieste che rimarcano una gestione, quanto meno non condivisibile del potere, soprattutto, in un ambito, quale quello socio sanitario, così delicato”. Queste in sintesi le ragioni alla base dell’istanza. Finora da parte della maggioranza non ci sono state risposte ritenute sufficienti in merito alle numerose criticità emerse nella gestione dell’Ambito C6. Necessario un intervento per chiarire la situazione “considerato che le notizie, espressamente richiamate in premessa, come pubblicate dalla testata telematica “campanianotizie.com”, hanno destato e destano vivo interesse nella comunità cittadina, che ha diritto di conoscere la posizione dei diretti interessati coinvolti nelle dette inchieste, dando il più ampio spazio possibile al contraddittorio ira le parti, riconoscendo la possibilità a tutti coloro che ne abbiano interesse ad intervenire in sede di dibattito e discussione pubblica”.
Intanto uno degli articoli d’inchiesta è stato affisso pubblicamente proprio perché i casalucesi vogliono e devono sapere su iniziativa del gruppo Uniti per Cambiare. Oltre allo scandalo venuto fuori per la gestione dell’abito socio sanitario ci sarebbero varie altre problematiche a Casaluce. Tra queste per il gruppo di minoranza sono preoccupanti e oggetto di contestazione i numerosi debiti fuori bilancio. Motivo per cui i 3 consiglieri hanno voluto chiedere una Commissione d’indagine. Non sono mancate polemiche anche per l’inoltro di questa richiesta per la mancata adesione del consigliere Giovanni D’Ambrosio di Fratelli D’Italia. Mentre infatti il consigliere di minoranza Pasquale Bruno, ex candidato sindaco, ha aderito, D’Ambrosio non sarebbe stato “autorizzato” dal suo gruppo politico Fratelli d’Italia. Uniti per Cambiare ha risposto per le rime tramite un post su Facebook. “Riceviamo, con non poco disappunto e amarezza, il rifiuto di “Fratelli d’Italia-Casaluce” che non ha autorizzato il consigliere D’Ambrosio a sottoscrivere la nostra istanza. Innanzitutto, il “politico in fasce” Giovanni D’Ambrosio dovrebbe imparare l’alfabeto della correttezza del ruolo che riveste. Dopo aver ricevuto l’invito pubblico dal consigliere Comella, durante il consiglio comunale del 18.12.2019, a sottoscrivere la richiesta di istituzione della Commissione d’indagine in questione (cui annuiva ripetutamente con la testa) ed essere stato contattato personalmente dal consigliere Cutillo per via telefonica, fa ricevere la risposta a mezzo di un post pubblicato sulla pagina fb “Fratelli d’Italia” (nemmeno il buon senso di un previo riscontro telefonico!). Avrebbe fatto bene ad indicarci, fin dall’inizio, a chi avremmo dovuto rivolgerci! Avremmo fatto volentieri una riunione allargata per spiegare per bene la portata e il valore della nostra istanza. Come può un consigliere d’opposizione farsi manovrare da un gruppo politico e decidere di RIFIUTARE l’istituzione di una COMMISSIONE D’INCHIESTA su ciò che indisturbatamente fa la maggioranza, mettendo mani nelle tasche dei Casalucesi??? Perché mai un gruppo politico non eletto dal popolo casalucese (Fratelli d’Italia), nato solo ed esclusivamente in vista delle competizioni regionali, del tutto assente dai problemi di vita del nostro paese, impone ad un consigliere comunale di rifiutare di collaborare ad una istanza di TRASPARENZA E CONTROLLO sull’operato di un’amministrazione dedita alla continua approvazione di debiti fuori bilancio? (Leggi sotto per il post integrale)”. La gestione amministrativa e la dialettica politica a Casaluce alla luce di tutti questi dettagli risulta quindi non poco allarmante.
Valentina Piermalese
(continua…)
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