Dopo lo strepitoso successo del best seller “Come prendere migliaia di voti con grigliate di carne e cene gratis” la casa editrice Sagliano & Son si appresta a fare un’altra incetta di vendite con l’imperdibile manuale “Come commettere uno, dieci, cento abusi edilizi in un colpo solo”. Come per il primo testo ormai “sacro” anche stavolta l’autore è Angelo Sagliano, scrittore poliedrico e infallibile come un cecchino dei Navy Seals. Ogni suo libro centra il bersaglio e sbanca. Nel 2016 si cimenta con un’opera politico-amministrativa. Si candida alle comunali per approdare nel civico consesso di San Marcellino. Risultato? Con 706 preferenze prende quasi gli stessi voti di tutta la lista dei 5 Stelle messa assieme. Viene eletto consigliere e siede tra i banchi dell’opposizione perché il candidato sindaco del suo raggruppamento è sconfitto dall’attuale sindaco Anacleto Colombiano. C’è da dire che in assise finora Angelo Sagliano non ha lasciato traccia. Nessuno ricorda suoi interventi particolarmente incisivi. Vabbè, fa nulla, l’eloquio aulico non è il suo forte. Lui è un uomo concreto. Ha lavorato sodo fin da piccolo per mettere su una ditta di trasporti che oggi ha un fatturato milionario. E da imprenditore oculato sta diversificando i suoi investimenti. La politica è un settore allettante e di prospettiva, pur se implica tempo e denaro. Alle comunali scese in campo lui in prima persona. Alle regionali della Campania ha fatto candidare con Noi Campani la figlia Caterina Sagliano, detta Katia. Una studentessa universitaria di appena 23 anni. Tanti capelli. Nessun curriculum politico e amministrativo. I giovani vanno bene, per carità, ma almeno per il parlamentino campano non sarebbe il caso di inserire nelle liste persone con un minimo di esperienza? Giriamo la domanda a Luigi Bosco, promotore del raggruppamento in provincia di Caserta. Tanto non ci risponderà. Eppure dovrebbe.

GRANDI ABBUFFATE, RUTTI E DISSENTERIA

E sì, perché di giovane la Sagliano ha solo l’età. I metodi elettorali sono da prima della Prima Repubblica. Manifesto selvaggio, con 6×3 abusivi e occulti, e comitati disseminati ovunque. La folta chioma di Caterina Sagliano sarà un ricordo che resterà impresso per sempre nella mente dei casertani. Solo il Covid ha avuto più “visibilità” della candidata di Noi Campani. Più abbondanti dei comitati e dei manifesti sono stati solo i buffet, i pranzi e le cene. Dobbiamo riconoscerle che ha sempre offerto un’ampia scelta. Buffet dolci o salati a seconda dell’occasione, pranzi e cene a base di carne o di pesce per accontentare i gusti dei commensali. Così come per i manifesti selvaggi, che hanno deturpato muri chilometrici, anche in questo caso non sono mancati disagi. Il tasso di colesterolo e di glicemia, in particolare nell’Agro aversano, è schizzato alle stelle. Centinaia di persone sono state colte da attacchi di dissenteria, costrette a volte a correre dietro un albero per “liberare” l’intestino. E non era un bel vedere. Ciò che ha creato i maggiori problemi, scatenando in alcune circostanze il panico tra la gente, sono state le grigliate di carne all’aperto, in piazza o nei rioni, con cadenza quasi quotidiana. Mentre la figlia Caterina si pettinava i capelli e postava profondi messaggi politici via social, papà Angelo si occupava di non far mancare mai nulla ai suoi concittadini. In alcune sere San Marcellino sembrava un paesino della Val Padana. Ma non era avvolto dalla nebbia. Le persone non riuscivano a riconoscersi a un metro di distanza per il fumo prodotto da 3-4 grigliate concomitanti. Non sono mancate le chiamate ai pompieri per il timore che si trattasse di nubi tossiche. Anche i bambini hanno subito diversi inconvenienti per i rutti liberi, di fantozziana memoria, provenienti dalle strade, scambiati per tuoni forieri di paurosi temporali estivi.

IL FINTO INNO ALLA LEGALITÀ E GLI ABUSI EDILIZI E AMMINISTRATIVI

Tra un rutto e un chiasso di viscere dei partecipanti alle sagre elettorali Katia Sagliano deliziava il popolo di Facebook con video autolesionistici. Pur seguendo un copione scritto da altri la candidata di Noi Campani non è mai riuscita a fare bella figura sul piano politico. Non è colpa sua, poverina. Ne è completamente a digiuno. In un video pirotecnico ha anche attaccato con tono fermo e irremovibile l’ex direttore di Campania Notizie Mario De Michele definendolo un “giornalista abusivo mentre lei e la sua famiglia sono noti per essere sempre trasparenti e fautori della legalità”. Caspita. Che paroloni. No agli abusi, noi rispettiamo le regole. Tutta fuffa e sventolio di capelli. Peggio ancora. Tutte bugie. Suo padre e i suoi familiari sono abusivi e infrangono la legge. Lo dice un’ordinanza sfornata da poco dal settore tecnico del Comune di Frignano. L’Utc ha disposto “la sospensione di qualsiasi attività commerciale e terziaria” sull’area, in via Starza del Conte, dove si trova quella che di fatto è la centrale operativa della ditta di Angelo Sagliano e di suo fratello Francesco. Il provvedimento è stato adottato il 10 settembre. Nel mirino dell’Utc la società Autotrasporti I Parenti srl, di cui è amministratore unico il papà della giovane aspirante consigliere regionale. La misura è scattata in seguito al sopralluogo di tecnici e vigili urbani effettuato lo scorso agosto in località Crocelle a Frignano.

Il “pasticciaccio brutto” di via Starza del Conte prende forma tra il 19 dicembre 2012 e il 15 gennaio 2013. Assieme ai soci dell’azienda, Angelo Sagliano acquista due appezzamenti di terreno confinanti: uno di 9.524 mq, l’altro di 4.973 mq (foglio catastale 6, particella 10 e 11). Il 30 gennaio 2014 la ditta ottiene il permesso di costruire n. 2 per “la realizzazione di un edificio rurale a servizio di un fondo agricolo”. Fin qui tutto in regola. Ma il 10 aprile del 2015 i tecnici e la polizia municipale si recano sul posto e scoprono una serie di gravissime e palesi violazioni urbanistiche e amministrative. Senza alcun titolo autorizzativo la ditta di Angelo Sagliano ha realizzato un intero immobile. Una struttura, composta da sala da pranzo, camera da letto, bagno e ripostiglio, completamente abusivo in perfetto stile anni Ottanta-Novanta, quando le leggi in materia edilizia venivano considerate come un volantino pubblicitario lanciato da un giovane nel finestrino dell’auto al semaforo.

LA FIERA DELLE IRREGOLARITÀ E DELLE BUGIE

Nel corso del sopralluogo i dipendenti comunali hanno accertato la realizzazione abusiva della recinzione e un’altra clamorosa irregolarità. Il manufatto rurale ha subito una diversa destinazione d’uso: Sagliano e i soci lo hanno trasformato in uffici della ditta Autotrasporti I Parenti. Chi li ha autorizzati? Loro stessi. Per la serie: “facciamo come ci pare!”. Ogni giorno c’è un continuo via vai di decine di tir che fanno avanti e indietro dall’area incriminata. Dai nuovi rilievi svolti lo scorso 2 luglio dall’Utc e dalla polizia municipale di Frignano è inoltre emerso che l’irrefrenabile tendenza all’abusivismo edilizio della famiglia Sagliano non si placa. Sulla casa rurale trasformata indebitamente a stanze per gli uffici è stata costruita una copertura più lunga della precedente dando di fatto luogo alla realizzazione di un porticato. Avrete capito perché siamo certi, come detto all’inizio, che il manuale “Come commettere uno, dieci, cento abusi edilizi in un colpo solo” andrà a ruba. E non finisce qui. All’interno del recinto è stata rinvenuta, udite udite, una cisterna (in qual momento vuota) per carburanti della capienza di ben 9.000 litri, sequestrata dalla Guardia di Finanza. Chi doveva rifornire? Una perspicace come la Sagliano avrebbe subito la risposta pronta: la Ferrari del custode della casa rurale. Se fosse Alice nel paese delle meraviglie le crederemmo pure. Ma è Katia nel paese delle salsicce alla griglia. È meno ingenua. Agli abusi edilizi si aggiungono, e sono tanti, quelli amministrativi. Un’area su cui si svolge un’attività commerciale e di logistica ha l’obbligo di adottare un piano antincendio e di evacuazione, solo per citare due cose.

E poi c’è la questione morale legata all’evasione totale dei tributi. Da ben 5 anni i titolari della ditta Autotrasporti I Parenti srl non hanno versato un euro di imposte al Comune di Frignano nonostante quella struttura sia di fatto la sede operativa dell’azienda. Alla faccia dei cittadini che fanno enormi sacrifici per mettere da parte i soldi per pagare le cartelle Imu e Tari. Egregia signorina Caterina Sagliano, queste sono le vere persone trasparenti e oneste. Quelle che non commettono abusi edilizi e amministrativi. Quelle che pagano le tasse. Ci appelliamo a loro. Nella cabina elettorale fatevi valere. La vostra libertà di voto conta molto di più di una grigliata di carne.

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