Sperando che la Juve continui a rimanere ferma, in una di quelle pause che ha quando rifiata nella sua corsa scudetto, il Bologna ci vuole provare. L’acuto nel finale, sulle note di Lucio Dalla contro il Novara, ha rispedito la truppa di Stefano Pioli a 31 punti, a nove dalla famosa quota utile per non andare in B.
Un’aria positiva, quindi, vicina alla mezza classifica. Davanti, nel recupero di domani in un Dall’Ara che si annuncia quasi esaurito, ci sarà una squadra “che è fortissima, imbattuta”. Ma a maggior ragione, questo può e deve essere uno stimolo. “Loro vogliono far di tutto per riconquistare il primo posto – ha detto l’allenatore rossoblù – ma ci siamo anche noi, e sono convinto che ci giocheremo le nostre carte”. La sfida, già preparata e rimandata di un mese per la neve “sarà bella e arriva nel momento giusto. Noi stiamo bene e lo stiamo dimostrando”. Per affrontare i bianconeri servirà quindi, la gara “più precisa, più tecnica, più tattica possibile”. La Juventus, ha notato l’allenatore, è una squadra che, come le altre grandi, “é fortissima in possesso palla, ma anche nel fare pressing”. Solo che questo è un lavoro che “richiede molti sforzi” e così vengono spiegate le battute d’arresto come l’ultimo pareggio contro il Chievo. Il tentativo sarà allora quello di imprigionare Pirlo, grazie “alla densità del nostro centrocampo” con Mudingayi e Perez soliti ‘guardiani’. Non cambia più di tanto, invece, la mancanza dei due centrali difensivi bianconeri Barzagli e Chiellini: “Giocheranno Bonucci e Caceres che sono due nazionali”. Ma è in avanti, soprattutto “che Conte può pescare a occhi chiusi: Quagliarella, Vucinic, Matri, Del Piero, Borriello. Non vedo altre squadre così”. Per il tecnico juventino, solo parole di ammirazione. “Per lui parlano i risultati: ha sempre fatto bene, e anche quest’anno sta facendo un campionato bellissimo”. Mancherà Acquafresca, per una frattura ad una mano: davanti é abbastanza prevedibile che venga schierato Di Vaio con Diamanti e Ramirez in appoggio. Pioli si affiderà alla consueta difesa a tre, anche se dovesse trovarsi di fronte un tridente, aspettando di capire se Antonsson e Raggi ce la faranno. In mezzo, sarà confermato Portanova, ieri a Bari per essere sentito nell’inchiesta sul calcioscommesse. “L’avevo visto sereno prima – ha detto Pioli – e l’ho visto ancora più sereno adesso”.