Dieci minuti al termine, sul dischetto Lorenzo Insigne sta per agguantare il pareggio. Un fallo netto in area su Mertens ed il Napoli ha la possibilità di bilanciare i conti. Pallone da una parte Szczesny dall’altra. E’ fatta? Macché, specchio della porta mancato e pallone mestamente fuori. Sta in questo episodio una delle chiavi della partita persa dal Napoli contro la Juve, nella finale di Supercoppa Italiana (2-0). La rete del raddoppio giunta a pochi secondi dal temine non mette e non toglie nulla ad una gara che ormai aveva già espresso tutto. Ma il Napoli non ha perso soltanto per il rigore calciato fuori dal capitano, o per i due miracoli di Szczesny su colo di testa ravvicinatissimo di Lozano e deviazione di un proprio compagno di squadra introno al 90esimo. No, il Napoli la partita l’ha persa sul piano della personalità. Troppo preoccupato di non perdere prima ancora che di vincere la partita. Come di tanto in tanto accade nelle partite che contano. Diciamolo: la Juve è stata più squadra, ci ha messo la personalità giusta. Ed è un peccato, poiché un Napoli più determinato avrebbe seriamente messo in difficoltà una Juve, comunque, non apparsa al massimo. E adesso testa al campionato. E niente più passi falsi! Alé!
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Bonucci, Chiellini, Danilo; Cuadrado, McKennie, Arthur, Bentancur (37′ st Rabiot), Chiesa (1′ st Bernardeschi); Kulusevski (37′ st Morata), Ronaldo. A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Di Pardo, Dragusin, Frabotta, Ramsey, Fagioli, Ranocchia. Allenatore: Pirlo
NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui (37′ st Politano); Bakayoko (22′ st Elmas), Demme (40′ st Llorente); Lozano, Zielinski, Insigne; Petagna (27′ st Mertens). A disposizione: Meret, Contini, Ghoulam, Hysaj, Maksimovic, Rrahmani, Lobotka, Cioffi. Allenatore: Gattuso
ARBITRO: Valeri di Roma
MARCATORI: 19′ st Ronaldo, 45′ st Morata.
AMMONITI Ronaldo (J); Zielinski (N)