CASERTA – Martedì 13 marzo alle ore 14,30 nella sala conferenze del Provveditorato agli Studi di via Ceccano in Caserta si terrà la conferenza di presentazione del Progetto di Promozione del Benessere Psicologico, finanziato dalla Regione Campania con appositi fondi finalizzati . Il corso della durata di tre mesi, viene realizzato nell’ambito delle attività di educazione alla salute promosse dal dipartimento di salute mentale dell’ASL Caserta, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale.
Alla giornata di presentazione interverranno Paolo Menduni, Direttore Generale ASL Caserta, Maurizio Piscitelli, Dirigente USR Ufficio XIV Caserta, Pio Del Gaudio, Sindaco di Caserta, Mario Vasco, Dirigente Area Assistenza Sanitaria Regione Campania, Gaetano Danzi, Direttore Sanitario aziendale, Luigi Carizzone, Direttore Dipartimento Salute Mentale, Mariagrazia Guarino, USR Ufficio XIV Caserta, Nicola Cunto, Responsabile del Progetto. La proposta di percorso formativo destinata ai docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, cui hanno aderito 40 istituti scolastici della provincia, ha superato il limite massimo di iscrizioni previste per 150 partecipanti. Gli incontri si terranno nelle sedi di via Ceccano a Caserta e di via S. Lucia ad Aversa. Oltre alle lezioni teoriche, il programma prevede dei laboratori in aula con momenti esperienziali e attivazioni pratiche. Gli argomenti, trattati da esperti del settore, riguarderanno solo occasionalmente e per i doverosi riferimenti le patologie giovanili, quali i disturbi dell’alimentazione, gli abusi di stupefacenti e di alcool, le psicosi giovanili, le depressioni, i suicidi, ponendo al centro dell’attenzione lo sviluppo psicologico del giovane adolescente e pre- adolescente, l’apprendimento dei modelli culturali e soprattutto lo sviluppo emozionale e sentimentale. Scopo dell’iniziativa è quello di accrescere, negli insegnanti, le conoscenze di base di quei meccanismi psicologici e sociali che favoriscono lo sviluppo del disagio giovanile, offrendo alcuni strumenti minimi utili per riuscire a padroneggiare manifeste situazioni di difficoltà degli adolescenti, per sapersi orientare in risposta all’espressione del loro disagio, per creare occasioni favorenti il recupero del minore che chiede aiuto.