Era il 28 ottobre del 2004 quando i sicari uccisero in via Vicinale Cupa dell’Arco, a Scampia, Fulvio Montanino e Claudio Salierno. Con quel duplice omicidio si apri’ la faida di Scampia tra il clan Di Lauro e un gruppo di esso staccatosi per creare il ‘cartello’ dei cosiddetti scissionisti. Il luogo dove avvenne la duplice spietata esecuzione viene considerato la storica roccaforte del clan Di Lauro: non a caso i sicari per dichiarare guerra al loro ex capo, Paolo Di Lauro, scelsero via Vicinale Cupa dell’Arco.

Per quel duplice omicidio all’alba di oggi gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta dei pm della Direzione distrettuale antimafia. Diciotto degli indagati hanno ricevuto il provvedimento in cella dove si trovavano rinchiusi per altre ragioni. Altri 5 sono stati arrestati nelle rispettive abitazioni. Tra i destinatari del provvedimento che gia’ si trovavano in carcere vi sono camorristi del calibro di Raffaele Amato, Gennaro Marino, Cesare Pagano, Cosimo Di Lauro, Raffaele Abbinante. Spiegano alla Dda che ”la mole di fuoco per il numero degli uomini che presero parte all’azione e alla sua preparazione denota un’elevata capacita’ militare ed organizzativa, l’azione criminale vide protagonista tutto il vertice della scissione”.

 

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