Prima ha tentato di farlo fuori il Pd. Poi gli è stata scippata la vicepresidenza della Provincia. Ora è guardato con invidia da una parte dei suoi colleghi perché è troppo presente nella sede dell’ex Saint Gobain. Marcello De Rosa si conferma un uomo politico fuori dagli schemi. Ingabbiare il primo cittadino di Casapesenna, nonché consigliere provinciale, è impossibile. Lui è fatto così. Dice le cose in faccia. E soprattutto dice sempre quello che pensa. Una dote che per alcuni è invece un limite. Quelli abituati al politichese e agli accordi sottobanco non vanno e non andranno mai d’accordo con lui. Eppure De Rosa riesce a stare sulla cresta dell’onda anche nella tempesta. È tenace e negli anni ha sviluppato una grande capacità amministrativa. Si rimbocca sempre le maniche per dare il massimo nell’interesse della collettività. Ma la cifra distintiva di De Rosa è la sua libertà. Non fa politica per soldi o per interessi personali. Si impegna solo per passione. Insomma nella politica dei giorni nostri è un pesce fuor d’acqua. Chiunque altro al suo posto sarebbe già affogato da anni. Invece lui non si dà mai per vinto e va avanti per la sua strada, anche quando è impervia o lastricata di ostacoli posti sul suo cammino dai suoi avversari.

Marcello De Rosa

È sopravvissuto anche al fuoco amico. Con forza e determinazione. E oggi figura tra i migliori sindaci di Terra di Lavoro. Oltre a essere un “vero” consigliere provinciale. Cioè uno che si occupa realmente dei problemi della gente partecipando assiduamente alla vita dell’ente. In un mondo normale, con una classe dirigente all’altezza uno come Marcello De Rosa verrebbe incoraggiato e supportato. Nel mondo politico di oggi è guardato in tralice. È osteggiato dai finti amici e dagli acerrimi nemici perché è visto come un “pericolo”. Perché non c’è nulla di più pericoloso di un uomo libero che non è mai rimasto imbrigliato nelle meschine logiche correntizie. Meno che mai nell’affarismo politico. Dopo l’elezione nella lista Caserta come al solito si è dato da fare sperando che per una volta fosse premiato il merito. Sogno svanito nel momento in cui la vicepresidenza della Provincia è stata assegnata a Pasquale Crisci per i soliti giochi di potere. È davvero difficile comprendere come un consigliere d’opposizione di Santa Maria a Vico abbia scalzato il sindaco di Casapesenna. In nome di chissà quali equilibri politici è stato sacrificato De Rosa? Lui ha incassato il colpo, sferrato a tradimento, e ha preso seriamente la carica di consigliere provinciale. Spessissimo infatti si reca nella sede dell’ex Saint Gobain. Già solo per questo è diventato inviso a una parte della maggioranza. Per non parlare dell’opposizione. Eppure il primo cittadino casapesennese cade sempre in piedi. Ci hanno provato più volte a farlo fuori. A costringerlo in panchina. Ma lui ha sempre reagito dando la zampata giusta al momento giusto. Ha sostenuto Amelia Martino all’Eic. Eletta. Ed Ernesto Di Serio all’Eda. Eletto. In Provincia ha ottenuto la delega più pesante, quella alla Viabilità. Anche questa decisione è stata motivo di invidia. Da qualche giorno non si vede in Provincia. I finti amici e gli acerrimi nemici hanno esultato e brindato: “Ci siamo sbarazzati di quel rompiscatole”. E come sempre hanno venduto la pelle dell’orso troppo presto. De Rosa non si sta recando in sede per motivi di salute. Ha contratto il Covid, quindi è in isolamento. Chi vorrebbe sbarazzarsi di lui si metta l’anima in pace. Uno come il sindaco di Casapesenna svolgerà, volenti o nolenti, sempre un ruolo centrale sul piano politico. Ha un’arma letale in più rispetto agli altri: è un uomo libero.

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