Napoli-Roma, match valido per la 33a giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 1-1, frutto del rigore concretizzato da Lorenzo Insigne nel primo tempo e dalla sciabolata di Stephan El Shaarawy nei minuti di recupero. La gara è stata arbitrata da Marco Di Bello. Un risultato che non accontenta nessuna delle due squadre: il Napoli non aggancia l’Inter in seconda posizione, mentre la Roma perde una chance per accorciare sulla Juventus al quarto posto. Nel Napoli convince l’intero reparto arretrato, con Koulibaly indiscusso MVP, Mario Rui impeccabile e Zanoli in crescita. Stecca invece Osimhen, mai vicino al gol. Nella Roma delude Ibanez, colpevole sul rigore.
LE PAGELLE DEL NAPOLI
Alex MERET 5,5: nel secondo tempo, l’uscita su Zaniolo è sporca ma efficace. Non può nulla sul piazzato di El Shaarawy.
Alessandro ZANOLI 6,5: è l’ombra di Zalewski (il duello next gen lo vince lui) nonchè inaspettato tappabuchi di un Napoli galvanizzato dalla lotta in alta quota. Un’altra prestazione che ripaga la fiducia di Spalletti.
Amir RRAHMANI 6: si inserisce benissimo nei raddoppi su Zaniolo. L’unico neo è la marcatura più che generosa su Abraham nel secondo tempo, che però lo grazia gettando al vento il facile colpo di testa.
Kalidou KOULIBALY 7,5: Zaniolo invade la sua corsia col vento in poppa, forte della tripletta europea. Lui lo riporta sul pianeta Terra con la solita prestazione rocciosa, vincendo su tutte le palle sporche. Implacabile.
Mario RUI 7: tra i partenopei è quello che legge meglio le linee giallorosse, creando non pochi grattacapi con i suoi movimenti senza palla. La sua diagonale provvidenziale priva Pellegrini di un comodo tap-in salvando i suoi.
Andrè Zambo ANGUISSA 6,5: disputa una gara maschia, si esalta nella trincea e spesso prevale sui pilastri giallorossi. In pochi sanno sacrificarsi come lui.
Stanislav LOBOTKA 6: è un’affidabile valvola di sicurezza quando Fabian Ruiz e Anguissa attaccano a vuoto. Tignoso, si guadagna la sufficienza più testarda della partita. (Dal 56′ ZIELINSKI 6,5: entra in campo senza preavviso ma regge bene l’impatto in medias res con la partita. Sfiora persino un gol da cineteca su azione personale).
Fabian RUIZ 6,5: altra passerella con le chiavi del centrocampo in mano, altra prestazione completa in tutte le fasi di gioco. Mai un’esitazione, solo conferme. (Dal 68′ DEMME 6: Fabian Ruiz deve rifiatare, lui non lo fa rimpiangere).
Hirving LOZANO 7: vive di guizzi ad alta frequenza, come quello che permette a Insigne di sbloccare la partita dopo 10′. Micidiale nel riaprire la nota ferita giallorossa tra le posizioni di Ibanez e Zalewski. (Dal 68′ ELMAS 6,5: ingresso positivo, sposta il peso dell’attacco azzurro sulle sue spalle).
Victor OSIMHEN 5,5: ricava il minimo dalle sue frequenti falcate solitarie. Nel primo tempo combina quasi il disastro con una deviazione sfortunata che si stampa sulla traversa difesa da Meret. (Dall’82’ MERTENS sv)
Lorenzo INSIGNE 7: rigore da 110 e lode e stemma lustrato sotto la sua curva. Voleva lasciare un segno indelebile in questa città, ma una prestazione da gladiatore non è bastata. (Dall’82’ JUAN JESUS sv)
All. SPALLETTI 5,5: un bel Napoli paga un cocktail di stanchezza e timore sul finale, compromettendo le speranze scudetto in maniera quasi irreversibile.
LE PAGELLE DELLA ROMA
Rui PATRICIO 5,5: dal dischetto intuisce senza pizzicare il tiro da manuale di Insigne. Sicuro sul resto degli interventi.
Gianluca MANCINI 6: quando chiamato in causa risponde presente. Lucido nel braccare Osimhen. (Dall’84’ PEREZ sv)
Chris SMALLING 6,5: si francobolla a Victor Osimhen e ne stronca sul nascere le fiammate offensive. Detta legge col proprio fisico.
Roger IBANEZ 4,5: rozzo e ingenuo nell’intervento su Lozano che porta al rigore per il Napoli. Una sciocchezza a freddo, che complica esponenzialmente la serata dei suoi. E come se non bastasse, si fa pizzicare spesso fuori posizione.
Rick KARSDORP 6: acquista fiducia col passare dei minuti e costruisce l’azione del pareggio nei minuti finali.
Sergio OLIVEIRA 5: gioca una gara a tratti astuta ed a tratti ingenua; si stacca ed elude la guardia del centrocampo napoletano più e più volte, ma commette delle altrettanto rilevanti ingenuità su un paio di scarichi nella propria metà campo. Manca la sintonia con le punte giallorosse. (Dal 75′ VERETOUT 5,5: prova a rendersi utile sui calci piazzati, senza tanto successo).
Bryan CRISTANTE 6: dirige con carisma la cintura di centrocampo combattendo in prima linea, senza paura. Il suo work-rate, come di consueto, è impressionante. Il fattore stanchezza e un’ammonizione spingono Mourinho a toglierlo dopo i primi 45′. (Dal 45′ MKHITARYAN 5: Mou lo inserisce per aumentare la trazione avanzata della Roma, ma a parte qualche fiammata sulla trequarti, combina poco).
Nicola ZALEWSKI 5,5: tocca una mole spropositata di palloni ma non gode ancora del dinamismo necessario a creare situazioni interessanti nella sua zona di campo. Prova volenterosa, ma grezza. (Dal 75′ EL SHAARAWY 7: il suo lampo risolve la serata di Mou e compagni. Determinante).
Nicolò ZANIOLO 5,5: abbandonato a se stesso in fin troppi frangenti e maltrattato dalla retroguardia napoletana, alla fine la frustrazione ne offusca la vista. Mai vicino alla porta. (Dall’86’ FELIX sv)
Lorenzo PELLEGRINI 5,5: gira a vuoto per la maggior parte della partita, poi rimedia con il tracciante su cui piomba El Shaarawy.
Tammy ABRAHAM 6: ipnotizzato dall’immacolata amministrazione dei difensori partenopei, si divora una chance madornale nel secondo tempo, quando schiaccia troppo il colpo di testa a due passi da Meret. L’elegante tacco a servire il piazzato di El Shaarawy addolcisce una serata difficile.
All. MOURINHO 6: un finale brillante cancella l’immagine di una Roma appesantita e poco in sintonia per 90′ filati. Punto guadagnato coi muscoli, ma che non dà sicurezza.