Oltre 772 milioni di euro di crediti ritenuti frutto di una maxi-truffa messa a segno con i bonus edili e i canoni di locazione, previsti nel cosiddetto decreto Rilancio, sono stati sequestrati preventivamente dalla Guardia di finanza di Frattamaggiore dopo indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord. Sono 143 le persone fisiche e giuridiche coinvolte nella truffa, individuate tra province di Napoli e Caserta. Tra i titolari dei crediti frutto di ristrutturazioni mai eseguite anche un detenuto, parcheggiatori abusivi, persone senza di partite Iva, imprenditori per un giorno e soggetti ritenuti legati ai clan. L’indagine nasce da un’analoga attività, risalente allo scorso marzo, che ha coinvolto due fratelli di Vallo della Lucania: in quell’occasione vennero sequestrati crediti per 108 milioni di euro dopo che finanzieri avevano passato al setaccio le loro attività tra il 2021 e il 2022. È stato così che è stata rilevata una imponente platea di soggetti creditori per lavori edili e locazioni immobiliari in realtà inesistenti peraltro già comunicato all’Agenzia delle Entrate attraverso il portale Entratel. Dei 772 milioni di euro fanno parte anche crediti, per diverse decine di milioni, ceduti alle Poste per la loro negoziazione.

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