Sono passati 5 anni da quando il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il sequestro di 25 milioni di euro in beni all’editore di TvLuna Pasquale Piccirillo, noto dentista di Caserta.

Pasquale Piccirillo

La Cassazione ha confermato la confisca delle quote societarie e dei complessi aziendali di tre imprese, tra cui il noto studio odontotecnico “Sdp” di Recale convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, il gruppo editoriale Tv Luna attivo nelle telecomunicazioni e una società immobiliare, 93 immobili (situati in Campania, Lazio, Abruzzo e Svizzera, tra cui rientrano anche ville private situate in note località turistiche), otto autoveicoli nonché le somme presenti su ventidue rapporti bancari (conti correnti, conti di deposito e altri investimenti finanziari). In Appello il sequestro fu confermato in parte, visto che a Piccirillo fu dissequestrato e restituito lo studio dentistico, poi la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha fatto ricorso. Secondo i giudici della Cassazione Piccirillo aveva un tenore di vita molto alto tenuto non corrispondente al reddito dichiarato. Peraltro Piccirillo è rimasto coinvolto negli anni in numerosi procedimenti penali, come quelli per le presunte truffe relative al conseguimento dei fondi pubblici per l’editoria (da un processo ne è uscito per prescrizione, in un altro è stato assolto con la moglie), delitti tributari per evasione fiscale e utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. La Cassazione ha definito Piccirillo “socialmente pericoloso”.

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