«Li ho già presentati agli alleati, devo ancora avere un confronto, per cui ne riparliamo in giornata». Così la premier Giorgia Meloni risponde ai cronisti che le chiedono se abbia presentato agli alleati la terna di candidati per le elezioni regionali del Lazio. «La manovra – dice ancora Meloni – non ha mai una approvazione facile: stiamo facendo tutti il nostro lavoro, però penso che abbiamo fatto del nostro meglio, nelle condizioni e nei tempi che avevano, per dare al parlamento la possibilità di avere i tempi di valutarla. Ricordo che il governo che non nasceva nei mesi di ottobre ma a febbraio presentò la manovra il 20 novembre. Noi siamo stati molto disponibili anche a valutare nel merito le singole proposte che arrivavano. E se ne arrivano di buone nessun problema ad approfondirle. Se invece l’approccio è pregiudiziale il governo deve fare il governo e l’opposizione l’opposizione». Resta l’obbligo del Pos? «Quello è un obiettivo del Pnrr e quindi lo stiamo trattando con la Commissione. Se non ci sono i margini ci inventeremo un altro modo per non fare pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti». «Noi siamo stati molto disponibili anche a valutare nel merito le singole proposte che arrivano – dice poi il premier -, perché se arrivano buone proposte non ci sono problemi ad approfondirle. Se invece l’approccio è un approccio pregiudiziale, il governo deve fare il governo e l’opposizione fa giustamente l’oppsizione». Annullare la norma inserita in manovra o abbassare da 60 a 30 euro la soglia oltre la quale scattano le multe per i commercianti che non accettano i pagamenti elettronici: queste, secondo fonti di maggioranza, le due soluzioni su cui il governo starebbe ragionando sulla questione del Pos. Intanto, spiegano le stesse fonti, è in corso un dialogo fra maggioranza e opposizione su alcuni temi, come Opzione donna: in caso di accordo la soluzione potrebbe finire in un emendamento dei relatori sottoscritto da tutti, o quasi tutti, i gruppi.