“Io penso che uno Stato serio ed una politica coraggiosa devono mettere la faccia sulle cose difficili da risolvere assumendosene la piena responsabilità. Non siamo qui solo per la pur doverosa condanna e solidarietà, siamo venuti a qui a dire che ci mettiamo la faccia”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso di un punto stampa a Caivano, dove questa mattina si ‘ recata dopo lo stupro delle due cuginette di 10 e 12 anni. “Siamo qui per manifestare la solidarietà a vittime innocenti” ma anche per manifestare la “presenza seria, autorevole, costante dello Stato che in territori come questo non sono stati sufficientemente percepiti e forse non sufficientemente presenti”, ha detto ancora Meloni. “Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo – ha sottolineato – vuol dire che qui si è consumato un fallimento da parte dello Stato, nonostante gli sforzi che sono stati fatti. Lo Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli e i minori sono i principali fra questi soggetti. Il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta il terrore che episodi del genere siano di più di quelli che emergono”. La premier ha annunciato, quindi, la bonifica del territorio “radicalmente: presto vedrete i frutti di questa azione. “Partendo da questo territorio che oggi è conosciuto per le sue problematiche – ha aggiunto – l’obiettivo è che domani sia un modello: da problema a esempio. E questo è l’obiettivo del governo con la collaborazione di tutte le istituzioni. Le direttrici della nostra azione si basano sulla fermezza dello Stato contro la criminalità, la droga”. La presidente del Consiglio ha detto che l’obiettivo è quello di riaprire il centro Delphinia entro primavera: “E’ un grande centro sportivo, 25mila metri quadri di struttura, una struttura da anni abbandonata e che oggi è una discarica a cielo aperto ed è uno dei luoghi in cui il degrado favorisce la criminalità. Il nostro obiettivo è riaprire il centro entro la prossima primavera. Cerchiamo di dare risposte anche in termini di educazione. Ci sono norme importanti sul tema della dispersione scolastica, ma per combatterla vanno rafforzate. E’ previsto l’obbligo ma le sanzioni per quelle famiglie che decidono di non mandare i figli a scuola non sono sufficienti”. “Ringrazio le forze dell’ordine ed i magistrati che conducono una battaglia quotidiana contro la criminalità. Non sono soli, saranno sempre meno soli, va rafforzata qui la presenza delle forze dell’ordine, anche la possibilità di operare dell’apparato giudiziario”. “Chi vive qui deve credere che ci possono essere alternative. Anche se fa più rumore forse l’albero che cade c’è una foresta che cresce anche in questi territori e devo dire che da quando ho risposto all’invito di don Patriciello si sono fatte avanti tantissime realtà che dicono ‘vogliamo fare la nostra parte’ e noi le coinvolgeremo. Da domani è attiva la piattaforma al ministero del Lavoro per i percettori del reddito per poter prendere parte ai corsi di aggiornamento. La domanda e l’offerta di lavoro è un altro dei temi importanti per questi territori”. “Ho avuto vari incontri questa mattina” anche con insegnanti della zona e “devo dire che qui ci sono persone che fanno cose incredibili”, vogliamo dire che “non sono sole nel loro lavoro preziosissimo e faremo la nostra parte” ha detto la premier Giorgia Meloni parlano a Caivano della questione della scuola. “Il ministro Valditara – ha evidenziato – ha firmato il decreto Agenda sud sulla lotta al divario educativo che investe oltre 260 milioni di euro e coinvolgerà tutte e quattro le scuole del primo ciclo di Caivano: ci saranno le risorse per aprire le scuole oltre l’orario curriculare, aiuteremo insegnanti e studenti anche in tema di sostegno psicologico. C’è il tema degli assistenti sociali e ne parlerò col presidente De Luca”. “In queste 4 scuole – ha concluso – potranno arrivare fino a 20 docenti in più”. “Penso che queste iniziative debbano rappresentare anche un’opportunità di lavoro per chi abita qui per cui ho dato indicazione che nel centro sportivo, nel centro culturale e in tutti gli spazi che si aprano debba essere data priorità a chi vive in questi quartieri e vuole lavorare” ha detto là premier Giorgia Meloni, lasciando l’istituto Francesco Morano. Prima dell’incontro con la stampa, la presidente del Consiglio è stata nella chiesa di San Paolo Apostolo, nel Parco Verde di Caivano. La premier, entrata da un ingresso laterale, è stato accolta da un coro di persone che la acclamavano: “Giorgia, Giorgia”. In chiesa ad attenderla c’erano il parroco don Maurizio Patriciello ed il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo oltre al prefetto di Napoli, Claudio Palomba. La Meloni ha un incontro privato con don Patriciello, prima di spostarsi nella scuola Morano. Successivamente la presidente del Consiglio aveva visitato la scuola superiore Francesco Morano di Caivano, al Parco Verde. Qui si è svolta la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza sul futuro del Parco Verde dopo lo stupro delle due cuginette di 10 e 12 anni. A bordo di un’auto ha percorso le poche decine di metri che separano la parrocchia dove si è incontrata con don Patriciello dalla scuola. “Entro la primavera del 2024 il centro sportivo di Caivano”, devastato dall’incuria e dai vandali, teatro delle violenze di gruppo ai danni delle due cuginette, “tornerà ad essere un centro sportivo”. Lo ha detto don Maurizio Patriciello, riferendo ai giornalisti quanto a lui riferito dalla premier Giorgia Meloni nell’incontro appena conclusosi. “Mancano pochi mesi alla primavera del 2024, ma credo che manterrà la sua parola”, ha aggiunto. “Meglio di così non poteva andare. Noi abbiamo un desiderio grande di applaudire ma se le promesse, come accaduto altre volte, non verranno mantenute sapremo anche fischiare”.

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