Per il Pnrr “abbiamo superato la fase della progettazione e delle gare di appalto, quindi siamo di fatto nella realizzazione di tutti gli interventi. Questo è un elemento rilevante che inciderà molto positivamente sui numeri complessivi della spesa”. Così in conferenza stampa il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, che ha ricordato “il clima di lavoro molto positivo e costruttivo di lavoro comune con la Commissione europea”. “C’è un lavoro di squadra con tutti gli enti attuatori”, ha sottolineato. “Il sistema Regis sarà oggetto di un intervento mirato all’interno del decreto legge su cui stiamo lavorando. I numeri della spesa sono assolutamente sottodimensionati rispetto al fatto che molti enti attuatori non hanno caricato, sul programma Regis, una spesa già di fatto effettuata”, ha spiegato Fitto. “Nel decreto legge inseriremo degli elementi che daranno una accelerazione nell’inserimento dei dati sul sistema Regis. Questo impatterà non poco”, ha spiegato. “E’ stata approvata in Cabina di regia la IV relazione sullo stato di attuazione del Pnrr”, si legge in una nota di Palazzo Chigi che spiega come “l’esame della relazione sullo stato di attuazione del Piano di Ripresa e resilienza sia stato al centro della Cabina di regia sul Pnrr, che si è svolta presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, convocata e presieduta dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto”. Presenti tutti i ministeri competenti, i rappresentanti dell’Anci, dell’Upi, della Conferenza delle Regioni e Province autonome. “Il ministro Fitto ha illustrato il lavoro svolto dal governo, nel secondo semestre del 2023, per raggiungere tutti gli obiettivi programmati e per completare, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea, il complesso processo di revisione del Piano, con l’integrazione del nuovo Capitolo REPowerEU, con l’implementazione delle riforme e con la rimodulazione di numerose misure strategiche per la crescita economica strutturale dell’Italia, puntando maggiormente sulla digitalizzazione, sulla sostenibilità ambientale e sulla resilienza del tessuto economico e sociale della Nazione”, spiega Palazzo Chigi. “Il lavoro non è finito – così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella premessa all’ultima relazione sul Pnrr -, abbiamo ancora molto da fare, ma i tanti obiettivi centrati finora ci rendono fieri e ci incoraggiano a dare sempre di più. Nell’interesse dell’Italia e degli italiani”. Alla fine del 2023 l’Italia aveva speso nell’ambito del Pnrr 45,65 miliardi di euro, risulta dalla bozza della relazione semestrale sull’attuazione. Lo scorso anno in dettaglio, sono stati spesi 21,1 miliardi contro i 40,9 indicati l’anno precedente nella Nadef. L’Italia, si ricorda nella bozza della relazione, finora ha ricevuto 102,5 miliardi di euro sui 194,4 complessivi. Nel 2024 gli obiettivi associati alla sesta rata pari a 9,6 miliardi sono 39 e 74 gli obiettivi e traguardi connessi alla settima rata, pari a 19,6 miliardi di euro.