Tutti a raccolta a casa di Franco Matacena. All’ordine del giorno la composizione della giunta. Finora c’è un’intesa di massima tra i leader della coalizione civica. Ma restano sul tappeto alcune criticità nonostante il massiccio ricorso al manuale Cencelli. Ogni lista sgomita per ottenere spazio. Incamerati alcuni criteri di base, un assessore per ogni due consiglieri, i problemi sorgono quando il numero dei membri dell’assise è dispari come nel caso di Noi Aversani (tre eletti) e Il Centro x Aversa (un solo eletto). Strada in salita anche per le quote rosa. In lizza ci sono cinque maschi. I posti disponibili sono al massimo quattro. Niente di insormontabile, per carità. Ma la luna di miele elettorale è finita. Ora c’è la coabitazione. E convivere è sempre complicato. Soprattutto all’inizio. In questa fase il sindaco sta facendo da spettatore per non intaccare il già delicato equilibro nella maggioranza. Non ha avanzato alcuna richiesta. Non ha mai chiesto un assessore tecnico di sua fiducia. I nomi di Michele Ronza e Mariano D’Amore sono usciti soltanto su alcuni organi di informazione. E là resteranno, sulla carta. Già è difficile incastrare tra le forze di governo le sette caselle dell’esecutivo, più quella della presidenza dell’assise. Otto posti, a fronte di nove istanze. Il primo cittadino ha compreso la difficoltà. Ha lasciato il pallino in mano a chi lo ha sostenuto alle comunali. Del resto è sacrosanto che coloro i quali ci hanno messo la faccia pretendano e ottengano visibilità politica. Rispetta i crismi della democrazia. Certo, la manualistica cencelliana non va nella direzione dell’innovazione. Ma i metodi della prima Repubblica sono tuttora molto efficaci, perché al netto delle chiacchiere poi contano i numeri. Sull’assegnazione dei posti si sta delineando un accordo: presidente del consiglio Giovanni Innocenti, anima di Aversa Moderata. Giusto così, è il più votato in assoluto. La sua lista esprimerà anche due assessori: in vantaggio Genny Marino e Iolanda Dello Margio, il primo e il secondo dei non eletti. Obiettivo: allargare la squadra. D’accordo anche Olga Diana. Possibili deleghe: Politiche sociali, Pubblica istruzione, Edilizia scolastica, Polizia municipale, Protezione civile e Rapporti con la Sanità. Due poltrone anche per Noi Aversani. Francesco Sagliocco si è impuntato: “Ci spettano due assessorati”. Quasi certamente sarà accontentato. A farne le spese Il Centro x Aversa. Raffaele De Gaetano entrerà nell’esecutivo tra due anni e mezzo, quando ci sarà il rimpasto. Nella prima fase potrebbe essere “risarcito” con la pesantissima delega alla Legge 328/2000.

Francesco Sagliocco

In casa Noi Aversani c’è la grana della famiglia Giglio. Adolfo, padre del consigliere Ivan, è in pressing per accaparrarsi uno dei due assessorati esterni, da assegnare a una persona di fiducia o (meglio ancora, per lui) di famiglia. Il secondo nome in pole è quello di Federica Turco. Con le sue dimissioni entrerebbe in assise Federica Nicolò, fedelissima di Sagliocco. Ma non è nemmeno escluso che lo stesso Sagliocco voglia entrare in prima battuta nella giunta. Chi sarà sacrificato Giglio o Turco? Vedremo. Sarebbero comunque dolori. Possibili deleghe: Lavori pubblici, Affari generali, Contenzioso e Personale. Immagina Aversa sarà rappresentata da Orlando De Cristofaro, delegato all’Urbanistica. Ottima scelta. Mentre Aversa Italia da Alfonso Oliva, vicesindaco e deleghe a Cultura e Spettacoli. Scelta meno condivisibile. Se una lista tra Noi Aversani e Aversa Moderata accetterà di indicare due donne, Forza Azzurra potrà puntare su un maschio. In prima fila c’è Luigi Dello Vicario, fratello di Gianpaolo, promotore del raggruppamento. Ma patti chiari e amicizia lunga: assessorato blindato per 5 anni. Al posto di Luigi Dello Vicario farebbe il suo ingresso nel civico consesso Stefano Di Grazia, primo dei non eletti e personaggio di spessore. In questo caso Ciccio Di Virgilio non potrebbe dire di “no”. Se invece ad Aversa Azzurra toccherà una donna, Di Virgilio sponsorizzerebbe Emilia Narciso, sua amica e responsabile regionale dell’Unicef, molto gradita anche a Matacena. Delega? Alle Politiche sociali. Insomma, il grosso è stato fatto. Nel giro di qualche giorno si potrebbe trovare la quadratura del cerchio. Ma a volte il diavolo si annida nei dettagli. Quindi aspettiamo l’ufficialità. Sul piano istituzionale si vocifera che la proclamazione degli eletti si dovrebbe tenere il 17 luglio, mentre il 25 luglio potrebbe essere fissata la prima seduta del nuovo consiglio comunale. Nel frattempo il sindaco Matacena e alcuni esponenti della maggioranza hanno inaugurato piazza Marconi con tanto di video, foto e applausi di rito. Un primo straordinario risultato. Ovviamente raggiunto dalla passata amministrazione griffata Alfonso Golia. Assessore ai Lavori pubblici Marco Villano. È meglio dirlo. A scanso di equivoci.

Mario De Michele

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