La grande paura. Per ora quella in corso a Parigi non è certo una Olimpiade fortunata per Gianmarco Tamberi. Il portabandiera dello squadrone azzurro e medaglia d’oro uscente del salto in alto aveva perso la fede matrimoniale nella Senna durante la cerimonia d’apertura, ma il guaio che gli è capitato a 24 ore dalla sua ritorno a Parigi (era infatti rientrato a casa dopo il 26 luglio) e’ ben più grave. E rischia di comprometterne il percorso olimpico. ‘Gimbo’ ha avuto 38.8 di febbre per un “probabile calcolo renale”, e ha dovuto rinviare la partenza alla volta della capitale francese, per ora riprogrammata a domani. “Prego che finisca questo incubo, ma una cosa e’ certa: su quella pedana ci sarò, qualsiasi sia la mia condizione”. E’ stato lo stesso Tamberi a dar la notizia con un messaggio su Instagram, corredato da una foto che lo ritrae sul lettino, con una flebo al braccio sinistro ed il cappellino con scritto “dream it”, “sognalo”. Perché l’azzurro al sogno olimpico non intende rinunciare: “Una cosa è certa, non so come ci arriverò, ma io in quella pedana ci sarò e darò l’anima fino all’ultimo salto, qualsiasi sarà la mia condizione. Lo giuro a voi ma ancora prima lo giuro a me stesso!” conclude il suo messaggio. Tamberi è atteso in pedana allo Stade de France nella mattinata di mercoledì 7 agosto per le qualificazioni del salto in alto, alla ricerca della finale del 10 agosto. “Sarei dovuto partire oggi per Parigi e iniziare il mio percorso verso questo grande sogno e invece sono stato consigliato di posticipare il volo a domani – scrive sempre l’olimpionico, la cui situazione è sotto costante controllo da parte dello staff medico della Fidal – nella speranza che, con un po’ di riposo, questo incubo finisca. Non mi resta che aspettare e pregare. Non mi merito tutto questo, ho fatto di tutto per questa Olimpiade. Non me lo merito”. Lo staff medico della Fidal e’ in contatto con l’olimpionico, e il Team Italia resta a fiato sospeso.