“Esiste un divieto e va fatto rispettare”. Così il neo questore di Roma, Roberto Massucci, ha risposto alle domande sulle manifestazioni pro Palestina annunciate per sabato 5 ottobre. Il dirigente di via di San Vitale ha poi sottolineato come sia già in corso “un’interlocuzione” e un “dialogo” con i promotori per vedere di “trovare tempi diversi e una cornice di legalità” alla manifestazione. Quando alla sicurezza per sabato, ha aggiunto, “stiamo già lavorando e ci sarà una un tavolo tecnico venerdì”. Ci saranno “servizi a cerchi concentrici attorno a piazzale Ostiense (da dove dovrebbe partire il corteo della galassia pro Palestina, ndr) fin dai caselli autostradali e lungo le direttrici che portano al centro di Roma e diventeranno sempre più stringenti”. Intanto una delle due organizzazioni che aveva chiesto di manifestare il 5 ottobre ha annunciato che non parteciperà al corteo.”Noi come Comunità Palestinese di Roma e Lazio non scenderemo in piazza il 5. Dopo il diniego della Questura – afferma Yousef Salman, presidente della Comunità Palestinese – abbiamo deciso che faremo la manifestazione il 12 ottobre, a Piramide, per chiedere: il cessate del fuoco, lo stop al genocidio e ai bombardamenti israeliani al Libano, la Palestina libera”.

Nessun passo indietro invece, da parte delle altre organizzazioni, tra cui i Giovani palestinesi e l’Udap, che continuano a ricevere adesioni per il corteo non autorizzato di sabato prossimo. Sono più di cento le realtà associative previste a Piramide per manifestare per la Palestina e contro il disegno di legge 1660. Attese da tutta Italia almeno 40mila persone. Il questore ha poi parlato dello stadio Olimpico, anche alla luce dell’inchiesta milanese sugli ultrà di Inter e Milan: “Avrò due occhi sulle curve, perchè ciò che succede all’interno dello stadio è importante. Essere ultrà non è di per sè un disvalore, ma nel rispetto della legalità”. Quindi il nodo della sicurezza alla stazione Termini: “La microcriminalità si è organizzata, per la metropolitana stiamo lavorando con PolMetro, ovvero agenti di polizia che viaggiano sulla metro. Sulla stazione Termini bisogna andare avanti con determinazione e ci si può lavorare tutti insieme”.

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