Il colonnello Fabio Cagnazzo, per anni investigatore di punta a Castello di Cisterna, il comando del gruppo carabinieri per la provincia di Napoli, è tra gli arrestati di questa mattina con l’accusa di concorso in omicidio volontario secondo l’inchiesta dalla Procura di Salerno. Oltre all’ufficiale dei carabinieri, sono coinvolte nelle indagini altre tre persone indagate per l’assassinio del “sindaco pescatore” Angelo Vassallo, ucciso a Pollica la sera del 5 settembre 2010. Ha una lunga carriera alle spalle. L’alto ufficiale dell’Arma, come detto, è stato durante gli anni di servizio in Campania in prima linea nelle indagini sui più potenti clan di camorra che hanno infestato la provincia di Napoli, come i protagonisti della sanguinosa faida di Scampia, le cosche Di Lauro e Amato-Pagano. Vari gli arresti compiuti di appartenenti alla criminalità organizzata campana. Da Castello di Cisterna Cagnazzo fu trasferito a Foggia. In seguito è stato comandante provinciale dei carabinieri a Frosinone per un periodo che va dal 2017 al 2020. Attualmente prestava servizio presso il nucleo forestale dei carabinieri a Roma.
Cagnazzo è il protagonista centrale dell’inchiesta. La sua è una famiglia di carabinieri, a cominciare dal nonno, quindi il padre – generale in congedo che è stato uno dei fondatori del Raggruppamento operativo speciale, il Ros – e anche due fratelli (tra cui un gemello), anch’essi ufficiali dell’Arma. Cresciuto ad Aversa, nel Casertano, è stato allievo della scuola militare della Nunziatella di Napoli e poi è stato all’Accademia di Modena. All’epoca dell’assassinio guidava il nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna. Cagnazzo trascorreva le vacanze estive proprio a Pollica, in Cliento, e si trovava nel paese la sera dell’omicidio. Nonostante fosse in ferie, iniziò ad avviare alcune attività di indagine sull’assassinio. La svolta sul delitto Vassallo è arrivata a distanza di 14 anni dai fatti, con l’esecuzione di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere: oltre a Cagnazzo i carabinieri del Ros di Roma hanno arrestato un ex carabiniere, Lazzaro Cioffi (già coinvolto in indagini sui boss della droga di Caivano), il collaboratore di giustizia Romolo Ridosso e l’imprenditore cilentano Giuseppe Cipriano.