Soltanto 9 esclusi dalla platea degli iscritti del Pd casertano per l’anno 2023. Ma tra questi figura un nome eccellente, quello di Gennaro Oliviero. Almeno così dovrebbe essere stando ai rumors in casa dem e al documento del commissario provinciale Susanna Camusso. “La certificazione del tesseramento 2023 – si legge – è conclusa con la definizione dell’anagrafe che comprende 4068 iscritte ed iscritti nella provincia, sui 4077 richiedenti. Le richieste non certificate dipendono dal contrasto con le norme statutarie in particolare all’art. 4. Ai garanti del tesseramento 2023 verrà consegnata l’anagrafe del rispettivo comune. Sulla base delle anagrafi ed in accordo con la commissaria provinciale sarà possibile convocare assemblee degli iscritti per fare un punto e ragionare sulla attività. Conseguentemente alla certificazione si apre il tesseramento 2024 con le modalità previste dal regolamento nazionale”. Il riferimento all’art. 4 riconduce proprio ad Olivero. Il presidente del consiglio regionale della Campania, deluchiano di ferro, potrebbe essere stato messo alla porta perché non ha votato per il Pd alle ultime politiche e per aver portato in tribunale il partito sul tesseramento gonfiato a Sessa Aurunca, “congelato” dalla commissione per il congresso.
“Nel mese di marzo – spiega la senatrice Camusso – si è tenuta a Caserta una sessione straordinaria di tesseramento. Ha rappresentato una scelta di ricostruzione del partito dopo una lunga e difficile ile stagione che avevo comportato anche il non svolgimento del congresso. Molto si è fatto per proseguire nell’azione di rilancio del partito, molto c’è da fare. La certificazione era molto attesa dagli iscritti nella provincia, anche per dare corso ad una nuova stagione di partecipazione. Il percorso di certificazione, che si è prolungato anche per le numerose scadenze elettorali e non solo di questo anno, ha avuto come riferimento l’applicazione delle regole dello statuto”.
Il congresso si terrà sulla base del tesseramento 2024. Una brutta notizia per chi ha cercato di prepararsi il terreno nell’anno precedente. Si riparte da zero. E, se confermato, senza il moloch Oliviero.
Mario De Michele