Hugo Chavez torna a Caracas dopo undici giorni di assenza e annuncia il ”successo” e la ”fine” del ciclo di radioterapia a cui si e’ sottoposto all’Avana, per guarire dal cancro che lo ha colpito ormai piu’ di un anno fa.
All’aeroporto, dove viene accolto nella notte da alcuni ministri del suo esecutivo, il capo di stato si mostra sorridente e si dice fiducioso di poter tornare presto ”in prima linea” per la sfida delle presidenziali di ottobre. Ad attenderlo in patria, oltre agli onori militari, c’e’ anche la notizia di un nuovo sondaggio, eseguito dalla International consulting services (Ics), che lo vede in vantaggio col 62,9% delle intenzioni di voto rispetto al suo avversario, il candidato della Mesa de la unidad democratica (Mud) Henrique Capriles Radonski, che da parte sua definisce l’Ics un’impresa ”con i sondaggi nella valigetta”. ”Devo informare che in questi giorni abbiamo concluso con successo tutto il ciclo di radioterapia, cosi’ come era stato pianificato dall’equipe medica”, ha affermato il leader bolivariano tornando a rassicurare i suoi sostenitori circa il suo stato di salute – che in questi mesi ha generato un clima di incertezza politica – pur sottolineando comunque di dover dedicare ancora alcuni giorni alla convalescenza, per riprendersi dalle conseguenze lasciate dai trattamenti. ”Veniamo con grande ottimismo, che questa terapia possa sortire gli effetti sperati”, ha aggiunto Chavez e ha detto di non smettere di pregare il Signore affinche’ continui ”a dargli il miracolo della vita”. Nei giorni scorsi si erano rincorse nuove voci di un rapido deterioramento delle condizioni fisiche e psicologiche del presidente. Il giornalista venezuelano Nelson Bocaranda, dal suo blog ”Runrun.es” aveva diffuso, giorno dopo giorno, voci su un’irrinunciabile necessita’ di Chavez all’uso della sedia a rotelle (tanto che alcuni saloni di palazzo Miraflores sarebbero stati adattati alla circostanza). E ancora, aveva fatto sapere che il presidente veniva sottoposto a terapie psicologiche per riuscire ad affrontare la situazione disperata e aggravata da dolori insostenibili. E, sempre secondo Bocaranda, per propriziare la propria guarigione Chavez si e’ rivolto persino ai riti della santeria dei babalaos cubani.