ACERRA – Avevano consigliato ad un imprenditore di simulare un’assunzione per poterlo taglieggiare in tranquillità e libertà, ma l’imprenditore coraggioso ha denunciato e fatto arrestare i suoi estorsori. “Fingi di assumere un dipendente per pagare il pizzo e mantenere i conti in regola”. I carabinieri stazione di Acerra hanno bloccato Vincenzo Di Nuzzo, di 51 anni, Pasquale Scudiero, di 46 e Ciro Damiano, di 42, tutti con precedenti penali alle spalle.

I tre sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso avvalendosi del vincolo associativo al fine di agevolare il clan camorristico dei Crimaldi operante proprio nel comune di Acerra. I militari hanno accertato che i tre, sfruttando l’intimidazione derivante dalla loro appartenenza alla consorteria camorristica, avevano minacciato ripetutamente un imprenditore avicolo locale tentando di costringerlo a fingere di assumere a tempo indeterminato un affiliato (il modo per poter pagare il pizzo attraverso un finto stipendio mantenendo in regola la contabilità dell’azienda), chiedendo successivamente ‘un contributo’ in denaro contante per il sostentamento dei ‘fratelli del clan detenuti’. Gli arrestati sono stati condotto nella casa circondariale di Poggioreale.

 

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