GRICIGNANO – Dopo oltre una settimana di blocchi del servizio di raccolta, l’esasperazione contro il mancato pagamento degli stipendi, infiamma la protesta dei lavoratori addetti al servizio di raccolta rifiuti del comune di Gricignano di Aversa.
Proprio stamane infatti i toni della protesta sono saliti alle stelle quando i netturbini con uno degli autocompattatori utilizzato nel servizio di raccolta hanno bloccato il traffico in piazza Municipio e uno dei manifestanti con in mano una tanica di benzina ha minacciato di darsi fuoco se non si fossero prese immediati provvedimenti.
La protesta ha richiamato sul posto polizia e carabinieri che dopo circa un’ora di lavoro sono riusciti a ristabilire le condizioni di ordine pubblico, facendo spostare il centro della manifestazione nelle stanze del palazzo comunale dove si sono riuniti i componenti della commissione prefettizia in carica al comune, rappresentanti dei lavoratori e membri del consorzio unico di bacino, i quali dopo una lunga discussione sulle ragioni della protesta e sulle responsabilità in gioco, alla fine di un lungo giro di telefonate si sono lasciati con la rassicurazione che nell’arco di 24 ore i lavoratori avrebbero incassato le rispettive spettanze relative però alla sola mensilità di aprile, e che la prossima settimana sarà convocata una riunione per discutere del pagamento delle restanti mensilità. Esito che ha suscitato non poche perplessità nei lavoratori che aspettavano davanti al comune in attesa di risposte ben più confortanti in un periodo tanto difficile come quello attuale.
“Intanto – ha rivelato Raffaele Docimo del sindacato Flaica-Cub – resta da capire come mai il consorzio che proprio tra i giorni 8 e 11 giugno ha incassato dal comune 90 mila euro, tarda ad effettuare i pagamenti agli operatori”.
“Sono mesi ormai – continua Docimo – che le istanze dei lavoratori si scontrano con il solito scaricabarile delle responsabilità di un consorzio ormai in profonda crisi dal quale ormai numerosi sindaci sono orientati ad uscire in assenza di dovute garanzie. Orientamento a cui proprio pochi giorni fa ha dato seguito il sindaco di Cellole, Aldo Izzo, che a seguito di continue situazioni di disagio ha deciso di rescindere definitivamente il contratto col Consorzio Unico di Bacino e provvedere all’affidamento diretto del servizio di raccolta”.
Da registrare, nel corso delle proteste l’inspiegabile apparizione del sindaco di Teverola, Biagio Lusini, che in un breve conciliabolo con i manifestanti li avrebbe apostrofati come degli scemi che non sanno quello che stanno facendo. Parole che hanno mandato su tutte le furie alcuni dei manifestanti, che hanno recuperato la calma solo dopo le scuse di Lusini per avere utilizzato un espressione decisamente poco felice in quella circostanza.
Vincenzo Viglione