”Il cane Lennox, appartenente a una tipologia illegale di pitbull terrier, e’ stato umanamente soppresso, in accordo con l’ordine della Corte della Contea riaffermato dalla Corte d’Appello dell’Irlanda del Nord”. Cosi’ il Consiglio della citta’ di Belfast ha confermato stamani, in un comunicato pubblicato sul proprio sito, la morte del cane Lennox, per salvare il quale si era mobilitata la rete e non solo.
La sua colpa era quella di assomigliare a un pitbull, razza ‘vietata’, pur essendo innocuo e vivendo in una famiglia che ha lanciato una battaglia sul web per salvarlo, arrivando a coinvolgere anche animalisti di altri Paesi. Tuttavia, ”l’esperto del Consiglio ha descritto il cane come uno dei piu’ imprevedibili e pericolosi cani mai incontrato”, prosegue la nota del Consiglio comunale che, pur ”rimpiangendo l’azione necessaria” di uccidere Lennox, sottolinea che ”la sicurezza pubblica resta la sua priorita’ ”.
Un cane giustiziato ingiustamente (scusate il gioco di parole), perché è inaccettabile che nel 2012 ancora non si è compreso che non esistono cani cattivi, ma soltanto cattivi padroni. Il carattere di un amico a quattro zampe è determinato dall’imprinting fornitogli dai padroni.
La soppressione di Lennox, il cane condannato a morte solo perch‚ simile a un pitbull, avvenuta oggi a Belfast, ha suscitato forti reazioni anche tra gli animalisti italiani. ”La Municipalità di Belfast – afferma in una nota il presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi – si copre di vergogna e sar… da questo momento additata al disprezzo internazionale per avere assassinato una creatura innocente e indifesa, e per aver condannato con lui la bambina disabile che tanto lo amava”. ”La municipalità di Belfast – continua la nota – con un gesto di inaudita crudelt…, ha cos deciso di schierarsi contro la scienza medica veterinaria, contro le ragioni del buonsenso e dell’umanit…, contro milioni di persone che in tutto il mondo si sono mobilitate per invocare un atto di umanit… e ragionevolezza. Purtroppo a nulla Š valso l’autorevole intervento della Regina Elisabetta II n‚ quello del premier nordirlandese”. Secondo Salvatore Montemurro, presidente dell’associazione protezionista ‘Pit Bull Syndicate’, ”erano svariate le possibilit… per salvare la vita di questo cane in primis affidi internazionali proposti da diverse organizzazioni mondiali. Belfast si Š macchiata del terribile omicidio di un essere innocente colpevole solo di assomigliare ad una razza bandita in Irlanda dall’irrazionalita’ dell’uomo. Hanno ucciso un cane innocente e pacifico che non ha mai fatto del male a nessuno”.