AVELLINO – «I dati dell’ARPAC successivi alle analisi effettuate all’ex Isochimica di Avellino confermano la necessità di intervenire urgentemente per la messa in sicurezza e la bonifica di quel luogo che versa  ancora nello stato fatiscente in cui lo abbiamo trovato nel corso dei nostri sopralluoghi e rappresenta una vergogna italiana» lo afferma in una nota il Presidente della Commissione Bonifiche della Campania Antonio Amato «Nei mesi scorsi abbiamo affrontato più volte, con audizioni e sopralluoghi il tema dell’ex Isochimica.

Abbiamo ottenuto dei risultati sul fronte della salvaguardia dei diritti degli ex lavoratori ai quali, comunque, resteremo accanto finchè non ci sarà il pieno riconoscimento di quanto loro dovuto. Sul versante della bonifica, invece, riscontriamo innanzitutto dei ritardi delle analisi motivati da questioni tecniche e difficoltà burocratiche. Abbiamo comunque ricevuto i risultati dei campionamenti realizzati» continua Amato «Questi evidenziano la presenza sulle aree esterne ai capannoni di residui di amianto. Non sono bonificate le coperture in amianto dei capannoni industriali e i carri cisterna presenti. Addirittura» prosegue il Presidente della Commissione regionale «il silos collegato al capannone n.1 che non viene nemmeno citato nella relazione sull’andamento dei lavori di bonifica, risulta in stato di pessima conservazione oltreché non ancora bonificato. Ancora senza copertura, poi, i cubi in cemento contenenti amianto stoccati sul piazzale e da inviare urgentemente in discarica. Fortunatamente non risultano contaminati l’aria e i suoli ad uso verde pubblico, privato e residenziale, ma chiediamo ulteriori immediati chiarimenti su alcuni sforamenti registrati nelle acque sotterranee per manganese,  tetracloroetilene, triclorometano, composti alifatici alogenati, nonché circa il rinvenimento di materiale sciolto con la presenza del 23% di fibre di amianto. Non è il caso di creare allarmismo» conclude Amato «ma di definire una volta e per tutte, con tutti i soggetti coinvolti, percorsi certi per mettere in sicurezza e bonificare un sito che non può restare nelle condizioni in cui tutt’oggi versa. Per questo interesseremo ancora l’assessorato regionale ed abbiamo inviato copia della documentazione ricevuta al Prefetto di Avellino»

 

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