Una sorta di ”manuale del guerriero della musica”, che prende spunto dallo ”scontro violento con il mondo accademico che mi ha attaccato”: cosi’ Giovanni Allevi definisce in una conversazione con l’ANSA la sua terza opera letteraria, ‘Classico ribelle’, in libreria per la Rizzoli, che presentera’ al Festival della Filosofia, a Carpi, il prossimo 18 settembre.

Diventato papa’ del piccolo Leonardo un anno e mezzo fa, dopo i bestseller ‘La musica in testa’ e ‘In viaggio con la Strega’ (sempre per Rizzoli), Allevi in questo libro raccoglie i suoi pensieri su temi come la musica classica contemporanea, il corpo a corpo con l’Accademia, il metodo dell”’armonia esistenziale” e il parricidio simbolico dei grandi del passato. ”La mia non e’ una rivincita – spiega sorridente sotto l’inconfondibile casco di riccioli neri – . Voglio piuttosto fare una riflessione filosofica molto piu’ ampia che ricomprenda lo scontro dialettico, reinterpretandolo in maniera positiva”. In ‘Classico Ribelle’ emerge ”una casta, un modo di pensare rivolto al passato, e la figura di un ribelle, che sarei io, che vuole affermare con gioia ed entusiasmo il presente”. Con quali strumenti, gli viene chiesto? ”Primo, bisogna venire da quel mondo accademico. Loro sanno cosa sto facendo, per questo hanno paura”, risponde. ”E poi – aggiunge – il coraggio di commettere un parricidio intellettuale nei confronti dei grandi del passato. Va bene Mozart, ma non restiamo incantati di fronte alla sua magnificenza, e incapaci cosi’ di scrivere qualcosa di nuovo”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui