NAPOLI – Ieri 24 novembre, all’Ex Asilo Filangieri, appena prima delle prove aperte dello spettacolo teatrale Delirio Creativo, agenti della Polizia Municipale sono entrati nelle stanze dell’Ex Asilo Filangieri ed hanno identificato alcuni dei presenti. Secondo la Municipale, sono state depositate alcune denunce alla Procura della Repubblica riguardanti l’Ex Asilo Filangieri, in particolare per somministrazione “irregolare” di bevande, per assenza di generici permessi e di uso “privatistico” dello spazio.

“Restiamo colpiti – scrivono gli attivisti sul proprio spazio web -dal fatto, grave, che in una struttura aperta al pubblico in modo palese ed in coerenza con un processo politico e culturale che ha visto anche l’approvazione di una delibera comunale si chieda l’identificazione di un gruppo di semplici presenti ad una prova aperta di una compagnia teatrale. Ciò che intendiamo affermare da un punto di vista politico, e che più ci interessa, è una ferma e irremovibile: a. Rivendicazione di quanto fatto fino ad ora. Siamo sempre più convinti che siano le comunità a dovere gestire in modo diretto e senza mediazioni “partitiche” i beni comuni e quei mezzi di produzione (nel nostro caso di arte e cultura) che sono il frutto della produzione sociale, ed è giusto che tornino alla gestione/fruizione piena e diretta dei cittadini e delle stesse comunità di lavoratrici e lavoratori b. Inclusione, all’interno del processo in atto, di tutti quei soggetti, singoli e collettivi, interessati a ciò che avviene nell’Ex Asilo Filangieri, come avviene regolarmente da otto mesi a questa parte ed è testimoniato dalle migliaia di persone e dalle centinaia di eventi tra i più disparati proposti e organizzati – da artisti, studiosi e lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale, singoli, in gruppo, associazioni ecc. – attraverso un’assemblea pubblica di gestione settimanale. Al contempo riteniamo che se qualche “politicante” di turno ha scelto l’Ex Asilo Filangieri per stabilirvi il suo bacino di clientele, allora è proprio il caso di dire che “ha sbagliato palazzo”. Il processo in atto in questi mesi non si arresterà per timore o per ragioni burocratiche; qualsiasi atto diretto o indiretto teso a rallentare il processo in corso sarà respinto ai mittenti. Invitiamo nuovamente tutti coloro che – nelle modalità e per le attività più disparate – hanno attraversato l’Ex Asilo Filangieri a viverlo, se possibile, ancora più intensamente. Naturalmente, le attività dell’Ex Asilo Filangieri riprendono regolarmente come da programma partecipato e senza interruzioni”.

 

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