“Accolgo con serenità la notizia relativa ad un’indagine sul calcioscommesse condotta dalla magistratura napoletana che mi coinvolge, considerandolo un naturaleßseguito del processo sportivo che ha già visto coinvolta la S.S. Juve Stabia in merito al medesimo episodio”.
Con queste parole il presidente della Juve Stabia, Franco Manniello, affida a una nota l’atteggiamento di piena disponibilità nei confronti degli inquirenti, per “tutelare il buon nome della società, della città e del suo presidente”. L’inchiesta a cui fa riferimento Manniello è quella denominata “Golden Gol 2” che lo vede indagato dalla Direzione Distrettuale Antimafia per una presunta offerta di 50mila euro(insieme a Roberto Amodio, Francesco Avallone e Michele Scannapieco) ai calciatori rossoneri Biancone e Spadavecchia, per truccare il derby Juve Stabia-Sorrento nell’aprile del 2009. “Un procedimento davanti alla magistratura ordinaria – prosegue – consentirà finalmente di far luce sull’intera vicenda e dimostrare la mia assoluta estraneitàßßai fatti contestati, mettendo fine una volta per tutte a questa vicenda che daß4 anni a questa parte getta, di tanto in tanto, discredito sulla mia persona, sulla mia famiglia,ßsulla S.S. Juve Stabia e sull’intera città di Castellammare di Stabia”. “Nel ricordare agli organi di stampa che fare calcio in una realtà sociale disagiata come quellaßcampana deve costituire un motivo di vanto e non di demerito – conclude la nota del patron della squadra gialloblù – assicuro ai nostriß tifosi e simpatizzanti che farò tutto il possibile,nelle opportuni sedi, per tutelare il buon nome della società, della città e ovviamente del suo presidenteßdiffamato in queste ore daßnumerosi articoli stampaßinesatti e tendenziosi. Mi dichiaro inoltre,ßda subito a piena disposizione degli inquirenti per chiarire la mia totale estraneità a quanto in oggetto”.