NAPOLI – Questa mattina in Prefettura si è tenuto l’annunciato tavolo convocato ‘ad horas’ sulla vicenda della grave crisi di Edenaladia e dello Zoo in vista del Cda di Ente Mostra previsto per domani che dovrà decidere il futuro del Parco di Fuorigrotta, dei lavoratori e degli animali.
Al tavolo erano preseti le OO.SS. di categoria, i rappresentanti di Comune Provincia e Regione nelle persone degli assessori Panini e Galdieri ed il capo della segreteria dell’Assessore Nappi, i delegati della Mostra d’Oltremare con il Presidente Rea, il Giudice della VII sezione fallimentare del Tribunale di Napoli ed il Curatore Fallimentare.
Le OO.SS. hanno in apertura manifestato tutta la propria forte preoccupazione in vista dell’annunciato Cda di Ente Mostra che domani alle 10 è convocato per decidere se dare o meno parere favorevole all’offerta di 400 mila euro contenuta nell’unica proposta formulata finora alla Curatela da parte della Brainspark, società italo svizzera, che intenderebbe rilevare il parco e il giardino zoologico partendo dalla salvaguardia totale di tutti i livelli occupazionali, assicurando oltremodo come canone locatorio annuo una somma pari a 400 mila euro. Il problema posto da Mostra è proprio questo e cioè che l’impresa che si è fatta avanti non intende avvicinarsi oltre ai 500 mila euro richiesti invece dall’ente stesso, affermando di aver già innalzato l’offerta per il canone locatorio da 350 a 400 mila.
Quindi, tutte le parti istituzionali presenti al tavolo hanno ribadito alla dirigenza di Mostra che non si può contemplare in alcun modo un’ipotesi differente da quella della prosecuzione senza soluzione di continuità dell’attività aziendale con la logica assegnazione della struttura e di tutto quanto in essa contenuto alla società italo svizzera che sarebbe pronta a rilevarla, alla quale nelle ultime ore – come annunciato dallo stesso assessore Panini – si è aggiunto l’imprenditore napoletano Francesco Floro Flores, impegnato da anni nel settore dell’IT, che ha fatto presente di voler entrare con una quota societaria pari al 30 % dell’intero investimento proposto dagli svizzeri che è pari a circa 7 milioni di euro complessivi.
L’Assessore al lavoro del Comune di Napoli ha addirittura chiarito senza scanso di equivoci che questa è la posizione del Sindaco Luigi De Magistris innanzitutto, oltre che dell’intera Amministrazione da lui guidata.
Posizione in generale ribadita anche dall’Assessore Galdieri della Provincia e dal delegato dell’assessore regionale Nappi.
Il Giudice ed il Curatore fallimentare, dal canto loro, hanno riferito che se dal Cda di Ente Mostra di domani dovesse emergere una posizione non favorevole rispetto alla differenza di soli 100 mila euro che c’è tra la domanda e l’offerta, il Tribunale non avrebbe altre strade se non quella di chiudere l’esercizio provvisorio al 31 gennaio prossimo con l’avvio della conseguente procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori.
Le OO.SS. le Rsa ed i lavoratori, nel confermare l’annunciato presidio pacifico e democratico per domattina dalle 8,00 dinanzi ai cancelli di Ente Mostra, hanno sottolineato la assurdità dell’intera vicenda che vede esposti a rischio concreto 70 posti di lavoro con relativo indotto.
Non si comprende in particolare – affermano i sindacati ed i lavoratori – come sia possibile sostenere da parte di Ente Mostra con estrema naturalezza la impossibilità di affidare la società con un canone locatorio di 400 mila euro a fronte di una distanza di soli 100 mila sul canone stesso, sostenuta da un ente pubblico in un momento di grave crisi economica e di lavoro in cui versa il Paese e la città di Napoli in particolare. Divergenza che tra l’altro dinanzi alla Prefettura è emersa tra i livelli istituzionali e la dirigenza di un ente pubblico quale è la Mostra d’Oltremare, che si ostina a sostenere la propria tesi, mentre è emersa chiaramente al tavolo la posizione di tutti i soggetti coinvolti che è quella di superare politicamente l’ostacolo dei 100 mila euro per la tutela dell’occupazione e di un bene storico per Napoli e strategico per l’economia dell’intera area flegrea quali sono l’Edenlandia e lo Zoo di Napoli.Le OO.SS. ribadiscono infine dal canto loro che metteranno in campo da subito tutte le azioni di lotta volte a tutelare l’occupazione, salvaguardare gli animali e garantire ai cittadini di Napoli il diritto ad un’area a vocazione europea per il divertimento il tempo libero e lo svago.
In serata i lavoratori di Edenlandia e Zoo si sono riuniti in assemblea – che è ancora in corso – ed all’unanimità è emersa addirittura la provocazione di costituirsi in cooperativa e di autotassarsi per raggiungere entro il 31 la somma di 100 mila euro oggetto del contendere tra le Istituzioni cittadine, le parti sociali e la dirigenza di Ente Mostra d’Oltremare.