Un noto predicatore tv saudita, Fayhan al-Ghamdi, ha violentato e torturato a morte la figlia di 5 anni, ma e’ riuscito a cavarsela con un risarcimento, il cosiddetto “prezzo del sangue”, alla ex moglie, e solo 4 mesi di prigione. E’ quanto hanno denunciato gli attivisti sauditi per i diritti umani del gruppo “Women to drive”.

La piccola, Lamia al-Ghamdi venne ricoverata in ospedale il 25 dicembre 2011 con ferite multiple, incluso lo schiacciamento del cranio, costole e un braccio rotto, estese escoriazioni e ustioni. La piccola e’ deceduta dopo mesi di agonia lo scorso 22 ottobre. Nel regno dove vige l’interpretazione piu’ severa della ‘sharia’ e la dottrina sunnita wahabita piu’ intransigente, lo stupro e l’omicidio sono condannati anche con la pena di morte ma se l’assassino e il violentatore e’ padre o marito, le pene calano sensibilmente e possono oscillare tra i cinque e i quindici anni.

 

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