Tanta Juve, poca, pochissima Fiorentina. Basta un tempo agli uomini di Conte (stasera anche di Alessio, in panchina), per mettere al sicuro il risultato e controllare gli spenti viola che nella ripresa non sono stati neppure capaci di imbastire una controffensiva decente.

Vince la Juve degli acciaccati (cui se ne aggiunge un altro, Vucinic, uscito per una botta a un ginocchio) e si regala un po’ di ottimismo per martedi’, quando nella battaglia di Glasgow dovra’ confermarsi anche squadra di levatura europea. La Signora, dopo le incertezze di gennaio, e’ tornata a recuperare la sua sicurezza: da Pirlo, a Vidal, a Marchisio, a Vucinic, i tenori di Conte sono tornati a interpretare calcio in modo superiore.

La regia del piccolo grande ex milanista si e’ sentita e la squadra, liberata da complessi e paure (le mancavano due terzi della difesa titolare, Bonucci-Chiellini), non solo ha dato chiari segnali di ripresa, ma addirittura ha evidenziato netti miglioramenti in attacco, dove e’ stata abbandonata la leziosita’ del passato e scoperto un Vucinic anche in grado di fare il cannoniere classico, da fuori area (cosi’ ha aperto le marcature) e un Matri tornato puntuale all’appuntamento con il gol.

Il suo raddoppio, senza una scarpa (ricordate Elkiaer nell’87 a Verona?), chiude in pratica la partita, dopo che lo stesso Vucinic si era mangiato il raddoppio tutto solo a tre metri da Viviano. La Fiorentina, fino a quel momento aveva prodotto soltanto un paio di tiri cross pericolosi con Cuadrado, ma niente di piu’. nonostante la buona regia di Pizarro e la solita quantita’ di Borja Valero, che comunque pativa non poco gli anticipi di Vidal. Dall’altra parte, strepitosa la prova di Vidal, in versione tuttofare, ma il quesito al termine della frazione era il solito: riuscira’ la Juventus a chiudere la partita? La risposta non e’ molto diversa dal solito: la tremebonda difesa viola ha poi concesso tre palle gol solari, che un po’ per questione di centimetri e un po’ per il solito vizietto bianconero, sono state vanificate.

Ma la Fiorentina non aveva armi per opporsi: ha cambiato la coppia di attaccanti, ma il risultato non si e’ visto. La Juventus ogni minuti prendeva maggior fiducia vedendo che anche dopo suoi errori, la palla veniva conquistata facilmente. Quando e’ entrato Pogba (un altro gigante in tutti i sensi) al posto di Vucinic, si e’ capito che la Fiorentina non avrebbe trovato piu’ varchi. In casa Juve la buona notizia e’ che il periodo dell’emergenza sembra almeno ridimensionato e in attesa di rientri pesanti come quello di Chiellini, Conte si gode il Caceres perfetto anche a partita in corso, il Marrone ormai sicurezza assoluta e un Peluso in crascita. La Fiorentina, come aspirante a un posto Champions, ha deluso: non si e’ mai giocata la partita alla pari, nemmeno quando all’inizio era evidente che la Juventus non era tranquilla. Il voto alla maturita’ della squadra di Montella e’ quindi una insufficienza.

 

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