di Angela De Laurentiis
“Bastardi senza gloria” come il titolo di un noto film di Quentin Tarantino, regista che ama il genere splatter. Vi chiederete se è una rubrica che parlerà di cinema, a questo punto, la risposta è no, parlerà di animali, in particolare del rapporto uomo-animale ma vi assicuro che leggendo scoprirete che quello che vi racconterò non è meno splatter di un film di Tarantino. Per fortuna non sempre è così, devo ammetterlo, ma in linea di massima sono portata a chiedermi quale razza bastarda siamo noi per compiere certe nefandezze. Tralasciando il mio curriculum vitae noiosissimo ho scelto di occuparmi di queste problematiche per condividere con voi la gioia di aprire la posta e ricevere centinaia di email documentate, con tanto di foto che raccontano storie al limite dell’assurdo che hanno per protagonisti gli animali.
Devo perdere il sonno solo io ogni sera a vedere cani, gatti, conigli, criceti squartati, sanguinanti, agonizzanti, scheletrici, morenti nell’indifferenza più totale dei passanti e delle istituzioni che dovrebbero tutelarli? Sono più di dieci anni che sono finita per sbaglio nel mondo animalista, da allora ne ho viste e sentite veramente di tutti i colori, dal cane bruciato con l’acido al gatto imballato con lo scotch e lasciato al centro della strada, dal cane che scopre il tumore della proprietaria e le salva così la vita, al gatto che aveva due case e fregava entrambe le famiglie avendo doppia razione di cibo e di coccole. Man mano che leggerete i miei articoli capirete quanto è appropriato il titolo, c’è solo da chiedersi: non chi ma quanto siamo davvero bastardi?
Angela De Laurentiis