Bufera sullo spot elettorale omofobo realizzato da due candidati padovani di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni ha preso le distanze dal video-parodia “di pessimo gusto” che faceva il verso, in modo greve, all’esibizione sanremese di una coppia gay, Federico e Stefano. Un video “elettorale” durato alcune ore su ‘youtube’ (da dove è stato poi rimosso) e che ha scatenato una tempesta di critiche e di condanne da parte di esponenti politici (da Vendola a Galan, Zaia ,Concia, Ferrero, per citarne alcuni) e di associazioni omosessuali.
Unica voce fuori dal coro il leader di Forza Nuova Roberto Fiore che ha espresso solidarietà ai due esponenti di Fdi e aperto le porte per un eventuale loro passaggio nelle fila del movimento. A fare precipitare nell’abisso della volgarità il video, fatto di immagini senza parole e giocato tutto sulla presentazione di cartelli, sono in particolare gli ultimi fotogrammi : i due autori, Raffaele Zanon e Romano Alberto Pedrina, mostrano lo slogan “Vota con la testa e con il cuore, non votare con il culo. Noi amiamo le donne”, con un richiamo alla fondatrice del partito Giorgia Meloni. In pochi minuti si è scatenato il pandemonio. A pesare anche la presa di distanza della Meloni che ha chiesto subito scusa e domandato agli autori di fare altrettanto. “Iniziative così volgari e superficiali – ha detto per togliere ogni dubbio – non appartengono alla cultura e al modo di fare politica con cui vogliamo caratterizzare Fratelli d’Italia. Il tema dei diritti per gli omosessuali è delicato, anche a causa delle inaccettabili discriminazioni perpetrate ai loro danni per secoli. Ribadiamo la nostra ferma condanna a ogni specie di omofobia”. Guido Crosetto, altro esponente di punta di Fdi, non é andato tanto per il sottile e ha detto di non voler perdere la dignità per colpa di un “cretino”. Zanon e Pedrina hanno cercato di spiegare che il video voleva toccare i tasti dell’ironia, difendere i valori della famiglia naturale, indicando che loro sono pronti a battersi contro ogni discriminazione sessuale. “Se qualcuno – ha detto Zanon – si è sentito offeso dal nostro video mi dispiace e me ne scuso. L’ho detto di persona a tanti amici gay che mi conoscono e hanno compreso l’intenzione ironica e goliardica del video. Non ho mai avuto sentimenti omofobi in vita mia”. Per i due, però, l’Italia è un “Paese isterico”, che “si è intristito”. Secondo Pedrina l’Italia mostra di tornare indietro: “Siamo al Braghettone, che vestiva i nudi michelangioleschi”. Precisazioni che non hanno convinto Franco Grillini, Presidente di Gaynet: “Dopo che persino i vertici di Fdi hanno preso le distanze risultano patetiche le rimostranze dei due candidati di Fratelli d’Italia sulla presunta mancanza di ironia di chi li ha giustamente criticati”. Per Grillini, il video altro non è che “un esempio di cultura fascista allo stato puro, di omofobia brutale e di becero familismo”. Se l’Arcigay ha parlato di uno squallido tentativo di propaganda elettorale omofoba”, Anna Paola Concia, deputata Pd e esponente della comunità omosessuale, ha detto di essere disgustata e richiamato l’immagine di un partito “ossessionato dai gay”. Daniele Priori, segretario nazionale di GayLib, a metà mattina aveva minacciato un boicottaggio di Fdi se la Meloni non avesse preso le distanze dal video. Nel frattempo Rivoluzione Civile di Venezia sta pensando se presentare denuncia per istigazione alla violenza.