NOLA – Fascicoli ovunque, a terra, nei corridoi, sulle scrivanie. Sui muri un foglietto con un avviso a penna che ‘aggiorna’ le udienze al marzo 2014. Lo denuncia Lucia Casaburo, presidente dell’associazione degli avvocati previdenzialisti della Sezione lavoro Tribunale di Nola (Napoli) che parla di 25 mila fascicoli in giacenza e solo quattro giudici in servizio: nei fatti, spiega, l’attivita’ giudiziaria della Sezione e’ bloccata.
Il Tribunale – evidenzia Casaburo – ha competenza su cause di lavoro di aziende tra le piu’ importanti d’Italia, come la Fiat di Pomigliano d’Arco, l’Alenia e la Montefibre di Acerra (Napoli). Gli avvocati previdenzialisti denunciano un blocco di fatto delle attivita’ della sezione lavoro del Tribunale di Nola. ”Cataste di fascicoli ovunque. Nelle stanze, nei corridoi, sulle scrivanie. Chiunque – sostiene Casaburo – puo’ prenderne uno e farlo sparire. E a ognuno di quei fascicoli corrisponde un processo, a ognuno di loro e’ legato il destino di una persona, magari un operaio licenziato ingiustamente o un invalido che aspetta che lo Stato gli riconosca la pensione”. I processi in media – e’ la stima dell’associazione – qui durano anche dieci anni. I giudici, che dovrebbero essere otto, sono solo quattro. Gli altri quattro sono in maternita’ e non vengono sostituiti. E gli avvocati previdenzialisti sottolineano, citando dati della Corte d’Appello, il confronto con le sezioni lavoro di altri tribunali. Con il doppio delle cause pendenti, l’ufficio del lavoro di Napoli – si sottolinea – usufruisce di un numero di magistrati di 7 volte superiore. L’associazione chiede l’arrivo dei ‘Got’, i giudici onorari di tribunale. ”E’ cosi’ che i cittadini perdono la speranza e la fiducia nella giustizia. Siamo dinanzi ad un blocco totale e tutte le nostre richieste sono state disattese”, spiega la Casaburo.