L’Acea Roma espugna il Palamaggiò di Caserta al termine di una gara vinta con un perfetto ultimo quarto, dopo aver inseguito per tre frazioni una buona Juve che, nel momento decisivo, paga un black-out dovuto alla stanchezza di alcuni suoi uomini, come Akindele reduce dall’influeza.

Emblematico il dato dei punti, appena 7, realizzati dai locali nella conclusiva frazione. Il lungo nigeriano comunque è il grande protagonista sotto le plance (nove i rimbalzi catturati, ndr) per buona parte della gara. Roma, pur tirando da due molto peggio della Juve (41% contro il 61% da due dei padroni di casa, ndr), è più precisa dalla lunga distanza (40% di tentativi realizzati contro il 22 della Juve, ndr) con D’Ercole e Goos. Sottotono Datome. La Juve costruisce il suo vantaggio nel primo quarto (20-14) sull’asse Gentile-Akindele, con il play che trova con insistenza nell’area pitturata il lungo nigeriano (autore di sei punti e due rimbalzi, ndr) che risulta praticamente immarcabile per Lawal. Jonusas dà il suo solito contributo di intensimiotà e punti (nove). La Virtus fatica a superare la zona dei bianconeri ma resta comunque in scia grazie a Jones, autore in chiusura di frazione di tre punti, mentre Datome praticamente non si vede se non con una tripla a metà tempo. Nei secondi dieci minuti aumenta l’intensità sul parquet dei romani, ma con il rientro in quintetto di Akindele dopo il riposo a cavallo dei due quarti la Juve riprende il possesso dei tabelloni, gestendo il vantaggio fino al più dieci firmato dal lungo ex Pesaro (37-27) su assist di un efficace Jelovac. Alla Virtus non resta così che cercare la soluzione dalla lunga distanza; le triple di Goos prima e poi soprattutto di D’Ercole (otto punti con due bombe, ndr) danno così il break insperato agli ospiti che chiudono con cinque lunghezze di svantaggio (41-36 per la Juve). Al ritorno sul parquet la Juve mostra la stessa concentrazione dei primi due tempi, trovando in Jelovac l’assoluto protagonista con 9 punti; la difesa di casa non lascia a Roma neanche lo spazio per provare le triple, così ci vole qualche estemporanea giocata di Datome e Taylor per limitare i danni. Nel decisivo quarto entra sul parquet Juve che nessuno si aspetterebbe; Akindele e Mavraides sbagliano tiri facilissimi, la Virtus recupera numerosi palloni piazzando in pochi minuti il decisivo break di 13-0 che lgi permette di portarsi in parità (57-57 grazie a Czyc) e allungare sul più cinque (62-57) con Goos e la tripla del solito D’Ercole. La Juve prova con la tripla di Mordente a riavvicinarsi (64-66) ma Jelovac sbaglia il tiro dell’over time per la delusione dei supporter bianconeri e la gioia dei venti tifosi giunti dalla capitale.

Juve Caserta – Acea Roma 64-66 (20-14, 21-22, 16-13, 7-17) Juve Caserta: Maresca 3, Jonusas 11, Mordente 8, Marzaioli, Michelori, Mavraides 4, Akindele 10, Sergio, Gentile 11, Cefarelli, Jelovac 17, Marini. All. Sacripanti.

Acea Roma: Goss 13, Jones 9, Tambone, Tonolli, Corrieri, D’Ercole 11, Aden 2, Datome 7, Taylor 11, Lawal 8, Czyc 2, Lorant 3. All. Calvani. Arbitri: Begnis, Sahin, Mazzoni. Note: tiri da due: Caserta 22/36, Roma 16/39. Tiri da tre: Caserta 4/18, Roma 8/20. Tiri liberi: Caserta 8/10, Roma 10/11. Falli: Caserta 17, Roma 21. Spettatori: 2928 per un incasso di euro 18084.

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