NAPOLI – Andrea Rivera, attore, cantautore e menestrello post-moderno, è impulsivo, spontaneo, un kamikaze direbbe qualcuno, ma ha due grandi pregi: è coerente e dice sempre quello che pensa. Stavolta lo fa dal palco del Teatro Nuovo di Napoli, dove, sabato 2 e domenica 3 marzo 2013 (rispettivamente alle ore 21.00 e alle ore 18.30) sarà protagonista di Pericolo…Pubblico!,
spettacolo in musica e parole di cui l’artista romano firma il testo, la musica e la regia. Un grande personaggio sempre in controtendenza, eccentrico, una persona libera, così si presenta Andrea Rivera, romanista sfegatato, a dispetto di un cognome che ricorda vecchie strisce rossonere, artista eclettico, divenuto noto al grande pubblico soprattutto nel ruolo di citofonista della trasmissione ‘Parla con me’ di Serena Dandini (connubio che è continuato su La7 con ‘The show must go off’). Il suo nuovo work in progress vuol dichiarare già dal titolo di miscelare nuovi testi con brani presenti negli spettacoli precedenti con continui aggiornamenti. Avrà come tema centrale l’uomo, tenendo lontano questa volta la politica, dove ormai l’umanità sembra esser definitivamente scomparsa, sostituita dalla “tecnica”. Nella continua ricerca di una satira completamente improvvisata, anche grazie al caloroso e attivo pubblico partecipante, i temi del lavoro (“Storia di un disoccupato” attuale sequel drammatico del De Andrè di “Storia di un impiegato”), della guerra (“La ballata del sold-out di pace” improponibile purtroppo in televisione come altri brani presenti) e sociologici (“Che gioia la noia!” sul bullismo di oggi ma descritto già da Pasolini ne “Le lettere luterane” o il brano “che c’entro io col Centro”, dedicato ai “finti impegnati” spesso presenti nei centri sociali), sono il frutto di un teatro -canzone-video-improvvisazione. Carico spesso di rabbia, ma con un’energia sempre propositiva, è un grido liberatorio, nella speranza e nel dubbio di non restar poi senza voce, se non ad un citofono. Le grandi manifestazioni, fenomenologia della massa critica, sono analizzate attraverso l’esperienza personale ne la canzone “Azione manifesta”, dove la vera sovversione non è solo nel titolo, ma anche nel fine vero della manifestazione secondo l’attore. L’occupazione dei teatri e l’analisi autoironica degli occupanti è un altro tema “laterale” affrontato, essendo i temi “centrali” tutti occupati da altri artisti nei loro spettacoli fatti nei teatri occupati. “Pericolo…Pubblico! – avvisa Andrea Rivera – non sarà solo un titolo, ma una solida realtà, come dicon certi signori del mattone. E questo spettacolo mattone non è, almeno spero”. Un uragano di energia e di opinioni da condividere in qualunque modo: che sia il canto, la recitazione, i video o l’interazione, Rivera non disdegna. Nelle sue note di regia il timore che il proprio spettacolo risulti un mattone, si avvera come una profezia. Il mattone, infatti, arriva diritto allo stomaco dei presenti, carico di temi caldi e tremendamente attuali.