“Cavani sa perfettamente che al Napoli è rispettatissimo e gli vogliamo bene e non solo per i gol che fa ma perché è una persona seria e garbata e poi esiste una clausola rescissoria. Se c’é un pazzo che vuole tirare fuori 70 milioni, che corrispondono ai 63 milioni netti per il nostro club, noi l’ascoltiamo ma comunque sarà Cavani ad avere l’ultima parola”.
Con queste parole il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a margine della cerimonia del Premio ‘Andrea Fortunato’ svoltosi nel Campidoglio di Roma, ha commentato il possibile addio a fine stagione del bomber Edison Cavani. “Sono contento per lui – ha detto il patron partenopeo in merito alla doppietta realizzata ieri dall’uruguaiano contro l’Atalanta dopo una lunga astinenza – perché sembrava fosse diventata una telenovela. E soprattutto per Pandev che era moltissimo che non segnava che poi è stato un goal determinate perché ci ha permesso di vincere”. Chi può permettersi Cavani? “Ci sono delle squadre che hanno un fatturato molto elevato come Barca e Real Madrid – ha fatto notare De Laurentiis – poi ci sono squadre che senza un fatturato elevato, ancora non so per quanto tempo, vanno fuori budget ignorando la regola del fair play finanziari. Io per lui ho messo una asticella molto alta”. “Ma noi non vogliamo trattenere nessuno, perché Napoli é un qualcosa che nel calcio è rappresentativo ed è molto importante perché ha sempre vinto senza creare scandali”, ha concluso il patron. “Il mercato? Dipenderà molto da Mazzarri se resterà e cosa vorrà fare”.Il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, lascia qualche ombra sul futuro del tecnico, Walter Mazzarri. “Abbiamo un rapporto leale e amicale io sono grato a Walter per questi 4 anni in cui ci ha consegnato professionalità e ardore, non è facile non è semplice – ha detto il patron a margine della consegna del premio ‘Andrea Fortunato – Lo Sport e’ vità, tenutasi oggi in Campidoglio -: la nostra è una piazza che pretende molto. A Napoli è più difficile vincere perché si vogliono idoli da idolatrare ma non basta”. “Se non dovesse rimanere – ha aggiunto il patron – il mercato dipenderà anche da chi lo sostituirà e dipenderà moltissimo anche se ci verrà strappato Cavani. E’ prematuro parlare di mercato, ma ogni anno si devono fare 5 innesti che migliorino il gruppo. Ci sarà uno stanziamento considerevole per fare il lavoro di cui l’allenatore attuale o futuro avrà bisogno”.