di Angela De Laurentiis
In Italia gli animali esotici venduti come animali domestici sono intorno ai quaranta milioni, un milione di tartarughe, tra le 30 e le 50 mila iguane, 20 mila pappagalli, 500 mila roditori, 3 mila tra leoni e pantere e 10 mila serpenti, ai quali vanno aggiunti altri 500 mila esemplari di strane specie e ben 12,1 milioni di uccelli e 16 milioni di pesci da acquario. Ospitare animali del genere significa violentare la natura, toglierli al loro habitat e costringerli al nostro clima, alle nostre inquinate città, alle nostre case inospitali se non assolutamente inadeguate per le loro esigenze.
Il commercio di specie esotiche è severamente regolamentato dal C.I.T.E.S, la convenzione di Washington sul Commercio Internazionale delle Specie di Fauna e Flora minacciate di estinzione ma il traffico illegale di questi animali è talmente ampio che è davvero difficile controllare, tutte le specie immesse nel territorio nazionale. Pensate che pur comprando al mercato o una fiera di paese un pesce rosso, una tartarughina molto probabilmente vi state imbattendo in una specie protetta e importata illegalmente che difficilmente è gestibile in casa. Vendono da anni e continuano a vendere le Trachemys scripta elegans, più comunemente conosciute come tartarughe dalle guance rosse provenienti dagli Stati Uniti. Buona parte di questi animali muore per il trasporto, altri nel primo anno di vita per le condizioni inadeguate di sopravvivenza nelle nostre case, qualcuna viene abbandonata nei nostri fiumi, laghi, corsi d’acqua, questo ultimo numero ha causato quasi l’estinzione delle tartarughe nostrane. Oggi il Comando di Guardie Zoofile del Nucleo Investigativo Antibracconaggio di Aversa (CE) coordinato dal Comandante Saverio Mazzarella ha sequestrato tre tartarughe della specie Geochelone Sulcata, una rara specie africana delle misure di 39 cm circa, cm 27 e cm 28. Questa specie può arrivare a pesare anche 100 kg e avere una lunghezza del carpace di 85 cm. Le testuggini avevano falsi documenti C.I.T.E.S. pronte per essere rivendute sul mercato a caro prezzo, un esemplare di questo genere costa sui 2000 euro. Questi animali versavano in uno stato di salute pessimo al momento del sequestro, detenute in scatole di cartone piccole e strette, con escrementi, senza acqua né cibo, né temperature ed umidità adeguate alla specie e con evidente stato di stress, denutrite e malconcie.
Si tratta del primo sequestro effettuato in Italia per quanto riguarda questa specie che ha un grosso valore naturalistico e biologico, essendo in gravissimo pericolo di estinzione. Secondo una prima stima, questi tre esemplari di grosse dimensioni, ai trafficanti avrebbero fruttato, essendo animali rarissimi, cifre ben oltre i 20.000,00 euro (Ventimila euro). I Trafficanti, entrambi incensurati, P.F. e M.L.V. rispettivamente di 40 e 52 anni, sono residenti a Roma ed avevano preso contatti con bracconieri di Napoli e Caserta con i quali avevano stretto rapporti ‘commerciali’ trafficando in esemplari di fauna esotica di grande valore commerciale.
I ricavi economici provenienti da queste illecite attività hanno superato di gran lunga quelli della droga per diversi ma validi motivi, fra i quali le relativamente irrisorie pene previste per il contrabbando di animali esotici contrapposte a quelle detentive del traffico degli stupefacenti, portando la delinquenza organizzata a predisporsi al traffico di grosse quantità di animali delle specie più rare e ricercate, in alcuni casi anche molto pericolose. I due soggetti fermati sono stati condotti in Caserma per gli accertamenti di rito, denunciati per contrabbando, maltrattamenti e detenzione illegale di fauna esotica particolarmente protetta, nonché esibizione di documentazione C.I.T.E.S. falsa. Sono state comminate sanzioni per 95.000,00 euro. Violate le leggi contro il maltrattamento degli animali (L. 189/2004), alla CITES (L.150/92), a quella per il controllo della fauna selvatica (L. 157/1992) e alla detenzione incompatibile con la loro natura biologica (Art. 727 c.p.).
Troppe volte si acquistano animali esotici dei quali a stento conosciamo le caratteristiche, bisognerebbe usare sempre il buonsenso e non acquistare animaletti che ci sembrano facili da gestire e poi si rivelano tuttaltro ma informarci sempre molto prima e prediligere le specie domestiche, tuttavia si possono anche adottare proprio come cani a gatti altre specie animali che ormai a causa della lunga cattività non sarebbero più in grado di sopravvivere in natura, un’associzione che se ne occupa è l’AAE, associazione animali esotici. In linea di massima per essere sicuri di non fare una scelta avventata la cosa giusta quando si prende in casa un animale sarebbe sempre rivolgersi ad associazioni o esperti del settore, mai a fiere o negozi che espongono in gabbiette piccoli animaletti conoscendone a stento le caratteristiche e cercano di convincerci che il criceto o l’iguana in casa nostra non daranno nessun problema e vivranno benissimo col minimo di cure.