A due giorni da Serbia-Italia e a un anno dalla notte folle di Genova, a Belgrado cresce di ora in ora l’attesa per una partita definita da tutti – Uefa in testa – ad alto rischio, con gli organizzatori e le forze di polizia impegnate al massimo per garantire un’atmosfera amichevole e il regolare svolgimento dell’incontro. Oggi si e’ saputo che gli organizzatori della partita e la Federcalcio serba (Fss) hanno deciso di impedire l’ingresso allo stadio di Belgrado a 150 tifosi azzurri che hanno acquistato il biglietto su Internet o grazie ad amici sul posto. L’unica eccezione prevista riguarda il pacchetto di 130 biglietti acquistato direttamente dalla Federcalcio italiana. Dei tifosi azzurri che dovranno rinunciare alla trasferta sembra che una cinquantina facessero parte del gruppo ‘Ultra’ Italia’, che avevano prenotato il biglietto on-line. Un pullman organizzato da tale gruppo di ultra’ e’ gia’ stato annullato. La Federcalcio serba ha fatto sapere che qualsiasi biglietto in mano a italiani non compreso nel pacchetto dei 130 acquistati dalla Figc, non sara’ ritenuto valido. Per la partita di venerdi’ inoltre giungeranno a Belgrado cinque funzionari di polizia italiani, incaricati di collaborare a garantire la sicurezza e dare appoggio agli italiani che seguiranno l’incontro. Le forze dell’ordine della capitale serba hanno annunciato da parte loro che verra’ impedito l’acquisto di biglietti e l’ingresso allo stadio Maracana’ ai teppisti serbi protagonisti delle violenze allo stadio Marassi di Genova il 12 ottobre 2010.Nel caso qualcuno dovesse riuscire a procurarsi il tagliando, la polizia gli impedira’ di entrare allo stadio. Come ha spiegato una fonte della polizia al quotidiano Politika, i biglietti per Serbia-Italia sono personalizzati e recano nome e cognome dell’acquirente. In base a un accordo con l’organizzazione, alla polizia viene fornito quotidianamente un elenco dei biglietti venduti, che vengono cosi’ confrontati con una lista di hooligan in possesso delle forze dell’ordine. La fonte ha sottolineato comunque che al momento non ci sono elementi che facciano pensare a possibili incidenti tra tifosi. Il ministero dell’Interno serbo ha fatto sapere, con un breve comunicato, che in occasione della partita sara’ operativo un servizio di videosorveglianza all’interno e all’esterno del Maracana’, intorno al quale verranno istituiti tre cordoni di sicurezza. Belgrado e’ consapevole che la partita con l’Italia e’ un importantissimo test dopo la drammatica notte di un anno fa a Marassi, quando centinaia di facinorosi serbi, guidati dal Ivan Bogdanov detto ‘il Terribile’, provocarono gravi disordini nello stadio a in citta’. ”Sappiamo che siamo sotto osservazione speciale da parte della Uefa, e per ogni eventuale nuovo incidente saremo puniti duramente”, ha detto il presidente della Federcalcio serba Tomislav Karadzic. Anche i media partecipano alla campagna per la sicurezza del match, con uno spot diffuso da giornali e canali televisivi: ‘Navijai Sportski!’ – fai il tifo in maniera sportiva, e’ il messaggio lanciato ai tifosi.