L’Arzanese perde di misura contro un Martina Franca ordinato e messo bene in campo in una gara che ha offerto ben poco allo spettacolo, come spesso accade negli scontri salvezza. La partita, decisa da una rete al 38′ del primo tempo da Mangiacasale, è stata influenzata da decisioni arbitrali discutibili, che hanno fatto adirare giocatori e dirigenti biancocelesti. Ora i campani sono a una sola lunghezza dalla zona playout, mentre i pugliesi tirano un respiro di sollievo anche se, visto il colpaccio della Vigor Lamezia nel derby contro l’Hinterreggio, la strada per la salvezza è ancora lunga.
Per i padroni di casa di mister Ferraro stessa formazione che sette giorni fa ha sbancato Teramo, col classe 1993 Figliolia in attacco supportato da Elia e Sandomenico. Maschio è il perno davanti alla difesa mentre Riccio e Caso sono i difensori centrali. L’undici di Bitetto, schierato anch’esso con un 4-3-3 iniziale, si affida alla potenza fisica di Gambino in attacco e alla velocità di Mangiacasale sulla destra. In mezzo al campo è Fiorentino a dettare i tempi, mentre in difesa De Lucia sostituisce l’acciaccato Gambuzza.
Già dalle prime battute si capisce che in questa domenica non ci sarà troppo spazio per azioni gol e giocate di alta scuole, con le due squadre molto corte e che non lasciano spazi agli attaccanti avversari. Eppure al 13′ è Sandomenico, eroe di sette giorni fa, a mancare il bersaglio grosso, risultando troppo frettoloso nella conclusione al volo a tu per tu con Perina, quando forse c’era il tempo per controllare il pallone e battere a rete. Avvertito il pericolo, i pugliesi prendono le misure, rendendosi pericolosi soprattutto con qualche ripartenza di Mangiacasale. Al 38′ è proprio il piccolo esterno a siglare la rete decisiva, sfruttando una deviazione in barriera dopo la punizione calciata con forza da Gambino che lo mette a tu per tu con Aprea. L’attaccante non si lascia scappare l’occasione e sblocca il risultato. Il primo tempo si chiude con le veementi proteste del pubblico per l’arbitraggio “poco casalingo” (e usiamo un eufemismo) del signor Petroni della sezione di Roma1, che dopo soli 30′ di gioco aveva già ammonito l’intero pacchetto arretrato arzanese, pur senza aver commesso falli eclatanti o reiterati. Avere personalità non vuol dire arbitrare a senso unico.
Nel secondo tempo, a nulla valgono i cambi operati da Ferraro, che inserisce Fragiello e Mascolo e si schiera con un offensivo 4-2-4. Occasioni vere e proprie non ce ne sono, né da una parte né dall’altra. Nel finale è ancora l’arbitro protagonista, non sanzionando un fallo di mano in area pugliese su tiro di Riccio e per l’espulsione per doppia ammonizione di Laezza, avvenuta dopo un fallo evidente non fischiato allo stesso terzino napoletano. Errori eclatanti ma anche più sottili, come ad esempio i soli due minuti di recupero concessi nonostante le cinque sostituzioni effettuate da entrambi i tecnici. A prescindere dal direttore di gara che, per carità, può sbagliare come tutti anche se ha dimostrato un atteggiamento a dir poco presuntuoso, resta l’amaro in bocca per una gara che poteva assicurare mezza salvezza e che invece ci restituisce ben poco, sia in termini di gioco che di classifica. La realtà dice che tra sette giorni, a Poggibonsi, si dovrà vincere per poter salvare la categoria.
Arzanese (4-3-3): Aprea; Laezza, Caso, Riccio, Funari; Tarascio, Maschio (1′ st Fragiello), Visone (12′ st Gori); Elia, Figliolia (1′ st Mascolo), Sandomenico. A disp.: Fiory, Tommasini, Nocerino, Improta. All.: Ferraro
Martina Franca (4-3-3): Perina; Dispoto, De Lucia, Filosa, Tundo; Scarsella, Fiorentino, Provenzano (28′ st Ancora); Mangiacasale, Gambino, Petrilli (43′ st Anaclerio). A disp.: Modesti, Memolla, Daleno, De Vita, Rana. All.: Bitetto.
Arbitro: Petroni di Roma1
Marcatore: 38′ pt Mangiacasale
Note: Al 46′ st espulso Laezza per doppia ammonizione. Ammoniti Riccio, Funari, Caso, Visone, Provenzano. Spettatori 250 circa. Recupero 0′ e 2′.

 

 

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