PIEDIMONTE MATESE – Botta e risposta tra comune di Piedimonte Matese ed Alife sulla problematica della sempre più vicina soppressione dell’ufficio del giudice di pace. Andiamo con ordine. Il comune di Alife, tramite l’intervento del sindaco Giuseppe Avecone,si è dichiarato pronto a delibera in merito (il 29 scade il termine per inviare la pratica al ministero della giustizia) per accollarsi la sua parte di spesa
“Sono pronto a delibera nonostante i tagli di trasferimenti che abbiamo subito al pari di altri comuni ma voglio contezza su numeri per capire quanto possiamo impegnare nel bilancio comunale in preparazione” ha detto Avecone che ha, però, formulato una serie di rilievi e contestazioni : la mancanza di uno studio di fattibilità specie in ordine alla quota da impegnare per coprire le spese dell’ufficio del giudice di pace . In tal senso ha fatto riferimento all’esperienza del distaccamento dei vigili del fuoco localizzata nel comune di Alife con i costi da ripartire tra i comuni. “Perché questo è un servizio di sicurezza per tutte le comunità matesine. Come amministrazione comunale capofila del progetto per ospitare la caserma dei vigili del fuoco abbiamo presentato delle linee guida dei criteri per dividere le spese” lamentando che un’operazione simile non sia stata fatta per la struttura giudiziaria ai fini del suo mantenimento in loco(“il comune capofila doveva fare di più”) . Una richiesta di chiarezza perché il comune di Alife si trova a gestire l’iter per ospitare il distaccamento dei vigili ed i maggiori costi “ tra le due cose privilegio la spesa per l’attivazione del distaccamento ma moralmente darò un contributo anche alla struttura giudiziaria” ha concluso Avecone. L’avvocato Cimino in qualità di presidente dell’associazione ha replicato che la questione era stata affrontata chiarendo che spettava al comune di Piedimonte Matese fornire le cifre ma è stato l’avvocato Antonio Calmieri che , oltre ad evidenziare il ritardo dei comuni nella istituzione dell’intesa operativa per evitare la soppressione del giudice di pace, ha ricordato la fissazione dei 6 euro a comune ( senza l’apporto dei comuni dell’area capriatese ) . Le difficoltà di bilancio sono state elencate anche dal consigliere di Gioia Sannitica , avv. Raffaele Pucino. La replica al sindaco di Alife è arrivata dal presidente del consiglio comunale Benny Iannitti : “L’indicazione di massima,ma chiara, è venuta nei mesi scorsi come ha ricordato l’avvocato Calmieri attraverso il parametro di sei euro pro capite ma siamo sempre stati a disposizione per ogni chiarimento e coinvolgimento” ha detto Iannitti .
Michele Martuscelli